San Girolamo: la ‘cloaca’ al confine col nuovo lungomare non la spostano
Ce ne siamo occupati un paio di mesi fa, eppure poco o nulla è mutato: parte di alghe e rifiuti prospicienti alla battigia sul lungomare di San Girolamo, verso Palese, sono state rimosse, ma soltanto accantonate, forse in attesa di essere rimosse definitivamente. Dunque ancora oggi, che la bella stagione è trascorsa da un belò pezzo, c’è da chiedersi quando la pulizie dell’intero canalone sarà effettuata? Una pulizia seria, tenendo presente che in caso di piogge intense, l’acqua piovana potrebbe trovare difficoltà nel defluire in mare, portando con sé parte dei rifiuti che troverà sulla sua strada. E l’altra parte? Forse esonderà, allagando la strada e rendendola impercorribile, con la conseguenza di bloccare praticamente l’unica strada che collega i due quartieri, San Girolamo al San Paolo. E non sarebbe solo la statale non transitabile, ma pure il cavalcavia pedonale che doveva collegare San Girolamo a Palese proprio nella zona della ‘cloaca’. Laddove, ricordiamolo, attualmente finisce il nuovo ‘waterfront’, mentre verso il canalone a sud invece, vi è l’altro canalone che non è da meno quanto a carenza di pulizia e presenza di erbacce e arbusti di vegetazione spontanea, Una savana che ormai la fa da padrone, rendendo San Girolamo quartiere chiuso tra due canaloni, isolato dal quartiere-fratello Marconi e dal San Paolo e Palese. Un quartiere che dovrebbe tornare a nascere col nuovissimo lungomare che, secondo gli amministratori comunali, renderanno San Girolamo e Fesca i più belli e accoglienti di Bari. Eppure proprio al confine del nuovo-nuovissmo ‘Waterfront’ il mare assume la colorazione degli scarichi fognari, con un contorno di alghe e poseidonia in putrefazione che aggiungono al ‘marroncino’ dell’acqua miasmi e cattivi odori. Insomma, come abbiamo già abbondantemente descritto a settembre scorso, il magnifico lungomare, quando verrà inaugurato, dovrà sopportare la presenza di questo pezzo di costa putrido, con tanto di pneumatici e buste di plastica abbandonate e chi più ne più ne metta, evitando di ripulire spicchi di mare infestati da scarichi di fogna. In lista di attesa, però, ci sono anche gli interventi sulla viabilità che hanno interessato via Puccini – distrutta e resa impraticabile dalle radici dei pini ed oggi tornata alla normalità – e via Romito – inaccessibile agli autobus a causa di alcuni muretti in cemento, prontamente demoliti, con creazione di una fermata bus proprio nel centro di Fesca – della creazione di 40 nuovi posti auto resa possibile dalla realizzazione di una nuova strada a senso unico. A rendere ancora più oscuro il quadro del quartiere alla periferia nord della Città c’è il megacantiere sprangato senza apparenti motivi da ben quattro mesi per la costruzione di un centinaio di alloggi popolari nell’abito degli interventi dell’ARCA-Puglia. Per il Comune il progetto andato in gara riguardava tutto il waterfront, ad eccezione del tratto prospiciente le case popolari, di competenza di Arca Puglia, appunto. Tutto ciò aspettando la fine dei lavori del nuovo e meraviglioso lungomare a San Girolamo, che si affaccerà su uno spicchio di mare putrido, indegno d’una città che si definisce civile…
Francesco De Martino
Pubblicato il 22 Novembre 2018