San Nicola… e Coca Cola
Oggi si festeggia il 927esimo anniversario della traslazione delle ossa di San Nicola. A noi baresi tale evento basta a riempire qualunque 8 maggio, quasi in questo giorno non sia successo altro che l’impresa dei 62 marinai. E invece, soprattutto dopo il 1087, numerosi sono stati i fatti di rilievo avvenuti in questo giorno. Fra tanti ne scegliamo uno : Era il 1886 quando il farmacista statunitense John Stith Pemberton, mentre lavorava ad una variante del cosiddetto ‘vino di coca’ nell’idea di preparare un rimedio contro il mal di testa e la stanchezza, scoprì la Coca Cola. Cos’era il ‘vino di coca’? Per capire dobbiamo fare un salto indietro di 23 anni. Nel 1863, a Parigi, Angelo Mariani, un chimico nato in Corsica e divenuto preparatore farmaceutico, aveva inventato il Vino Mariani, una bevanda tonica realizzata con vino di Bordeaux nel quale erano state messe a macerare foglie di coca (la proporzione era di 60 gr. di foglie ogni litro di Bordeaux ‘fine’). E qui tocca aprire un’ulteriore parentesi : Mariani si era ispirato agli studi di Paolo Mantegazza, celebre medico-antropologo che nel 1859 aveva pubblicato un saggio (‘Sulle virtù igieniche e medicinali della coca e sugli alimenti nervosi in generale’) a proposito dell’effetto tonico della coca sugli indigeni peruviani. Torniamo a Mariani : Commercializzato, il ‘Vino Tonico Mariani alla coca del Perù’ si impose a livello mondiale incontrando il favore di estimatori celebri : i papi Leone XIII e Pio X, lo zar di Russia, il Principe di Gallese, Sarah Bernhardt, Emile Zola, Charles Gounod, H.G.Wells… In poco tempo la Ditta Mariani aprì sedi e succursali anche all’estero. Soprattutto negli Usa il ‘vino alla coca’ venne imitato. Ed eccoci al punto di partenza, John Stith Pemberton. Il primo nome della sua bevanda fu ‘Permberton’s French Win Coca’, alla lettera : Vino francese alla coca di Pemberton. Nel 1886, a causa del probizionismo imposto dalla Georgia, l’alcol venne sostituito da un estratto delle noci di cola, una pianta tropicale reputata non dannosa per la salute. Dall’uso combinato dei due ingredienti principali, la coca (‘purgata’ del suo dannoso alcaloide) e la cola, la bibita acquisì il nome attuale. Nonostante la scoperta, Pemberton accumulò forti debiti. Dovette allora vendere formula e diritti della Coca-Cola ad Asa Candler, uomo d’affari che aveva intuito il potenziale della bevanda e l’importanza della pubblicità per diffonderla e sbaragliare la concorrenza. Dopo la quotazione in borsa (1919), cominciò per la Coca-Cola la diffusione su scala mondiale. Evoluta in multinazionale, la Coca-Cola Company ha oggi sede a New York e controlla altre celebri bibite gassate (Fanta, Sprite…).
Italo Interesse
Pubblicato il 8 Maggio 2014