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San Nicola, lo stadio più bello e tormentato d’Italia

Non c’è pace sul cielo dello stadio S. Nicola, una ‘querelle’ che continua con puntate che si sviluppano specialmente sulla manutenzione straordinaria e ordinaria a causa, come denunciano da tempo i consiglieri comunali di minoranza, a causa di un’Amministrazione che tutto fa, salvo tutelare il proprio patrimonio. In prima fila Irma Melini del Gruppo Misto con il collega Domenico Di Paola: <<Sono mesi, per non dire anni, che lamentiamo la mancanza di verifiche e controlli sulla manutenzione straordinaria, ferma al 2015. Una denuncia divenuta certezza dopo l’incontro della commissione Lavori Pubblici con il direttore della Ripartizione competente. La circostanza altrettanto grave è che non solo gli uffici tecnici non hanno mai vigilato sui lavori di manutenzione straordinaria svolti dalla società di via Torrebella dovuti, quindi, dal Concessionario FC Bari 1908, Ma che l’Assessore allo Sport Petruzzelli da mesi difende la FC Bari 1908 senza verificare neanche la manutenzione ordinaria del campo sportivo, è molto grave>>. Per i due politici baresi, infatti, Petruzzelli continua a giustificare la concessione gratuita dello stadio alla FC Bari con l’ammodernamento dell’impianto di video sorveglianza, quando in verità è stata la Prefettura ad imporre il rifacimento di questo impianto. E fino ad oggi, bisogna anche dire, su ben cento telecamere, solo una trentina sono state montate, ovvero quello che sarebbero installate sui tornelli. Irma Melini non le manda a dire: <<Per il resto, solo a tre mesi dall’ultima denuncia sulle condizioni vergognose del campo da gioco, proprio domenica scorsa nella gara contro il Palermo capolista della serie B si è tornati sullo stato del manto, più sabbioso che erboso. Eppure la FC bari i soldi per realizzare i nuovi Sky box li aveva trovati e non si sa con quale autorizzazione sono stati anche realizzati>>. Cosa fare, allora? <<Per far fronte a tutto questo disordine, il cui disagio e danno pagano solo i giocatori e i tifosi, abbiamo deciso come commissione Lavori Pubblici di convocare in un’unica audizione l’Assessore ai Lavori Pubblici, allo Sport e al Patrimonio, rispettivamente responsabili dei lavori fino ad oggi non fatti, delle condizioni di concessione gratuita e del nuovo bando, della perdita di valore del patrimonio barese>>, la richiesta avanzata ieri dai consiglieri comunali Di Paola e Melni. Che già l’estate scorsa in una mezza dozzina di pagine avevano passato al setaccio atti, deliberazioni, rapporti epistolari e tutto quanto aveva interessato negli ultimi due anni la gestione milionaria dell’impianto sportivo più bello, ma anche più abbandonato d’Italia, prendendo spunto dalla seduta consigliare monotematica di inizio agosto, appunto, sulla gestione dello stadio S. Nicola. Una delibera che confermava la possibilità di utilizzo dello Stadio San Nicola e dell’antistadio da parte della F.C. Bari 1908 fino alla conclusione della procedura ad evidenza pubblica per la concessione quinquennale dell’impianto e, comunque, non oltre il 30.06.2018. E cioè quella che s’è rivelata la ripetizione pedissequa della delibera di Consiglio approvata dallo stesso Consiglio esattamente dodici mesi fa, clamorosamente disattesa, con la quale si deliberava di non fare proroghe “non oltre il 30.6.2017”. Invece la Melini sa bene che siamo già alla quarta proroga, con l’aggravante di aver definitivamente disatteso la stessa pronuncia dell’Anac che ricordava come la esternalizzazione degli impianti sportivi debba per legge essere condotta a termine attraverso procedure ad evidenza pubblica. E stavolta i due consiglieri di minoranza hanno anche chiesto soccorso alle istituzioni per scoprirlo, visto il muro di gomma che è diventato il Comune di Bari, leggendo le carte trasmesse alla stessa consigliera prima dell’esposto. A conti fatti l’ennesima proroga concessa dal comune/proprietario dello stadio non comprende la specifica delle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che lo studio della ingegner Silvestri, pagato dal Comune un anno fa, aveva previsto, senza contare lo stato di degrado in cui versa lo Stadio S. Nicola, tra petali da riparare e impianti interni non funzionanti. <<Lo stadio è la più grande opera pubblica della città e questa Amministrazione invece di occuparsene secondo quanto dispone la legge, preferisce perdere tempo, danneggiando platealmente tutti i baresi>>, avevano sentenziato Di Paola e Melini. Dunque, torna prepotentemente in primo piano l’annosa questione della gestione dello stadio comunale, con l’annunciata audizione di amministratori finiti da tempo nel mirino. Anzi, nel pallone….

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 12 Dicembre 2017

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