San Nicola Pellegrino, dicevano fosse pazzo
Ricorre oggi il 929° anniversario della sua morte avvenuta a Trani
Giudicata ‘regina’ fra quelle di Puglia, la Basilica di Trani, per quanto intitolata a Santa Maria Assunta, è comunemente detta di San Nicola Pellegrino, di cui nella cripta si conservano le ossa. San Nicola Pellegrino, oggi patrono di Trani, era un pastorello greco (nacque a Stiri in Beozia nel 1075) la cui accesa spiritualità trovava sfogo nel grido: Kyrie Eleison! che egli ripeteva di continuo, ossessivamente. Questa curiosa e un po’ compulsiva espressione di fede gli procurò non pochi guai. E’ quanto si ricava da un testo di G. Cioffari (‘San Nicola Pellegrino patrono di Trani’, Bari 1994), autore che si rifà ora a fonti affidabili, ora a fonti da prendere con le pinze, quali Bartolomeo (un suo compagno), Adelferio (testimone oculare) e Armando da Trani (diacono) ; il resto è leggenda. Dal lavoro di Cioffari emerge che i guai di Nicola cominciano presto. Il futuro Santo ha solo otto anni quando, ricevuta l’illuminazione, comincia a riempire l’aria del suo sonoro richiamo a Dio. La madre ricorre a minacce e botte nell’intento di far rinsavire il figlio; quando si rende conto di non riuscire a distoglierlo da quella pratica, lo caccia di casa. Intorno ai dodici anni Nicola non è ancora ‘guarito’. Preoccupata, la madre lo consegna ai monaci del monastero di San Luca di Stirio (città natale del ragazzo). All’inizio, sospettandolo posseduto dal demonio, i monaci lo bastonano. Alla lunga i religiosi si dichiarano impotenti dinanzi alla sua ‘irrecuperabilità’ (ma anche impressionati da alcuni prodigi) e lo cacciano. Più avanti, divenuto adolescente, Nicola si imbatte nel monaco Massimo, economo del monastero di Stirio, uomo violento e severo. Il giovinetto “con umiltà” gli fa presente le sue colpe. Quello scende da cavallo e lo bastona. Riavutosi dalle percosse per intercessione di San Luca che gli appare in sogno, Nicola arriva di notte sotto casa di Massimo, che sveglia col solito Kyrie Eleison! Il monaco sguinzaglia un cagnaccio e l’altro deve trovare scampo su un albero. Nicola non demorde e gira la Grecia in pellegrinaggio. Una fanciulla di bell’aspetto chiede di poterlo seguire e d’intonare con lui il Kyrie Eleison. Nicola accetta, ma poi un giorno, senza ragione, la fanciulla lo accusa d’essere stata ingannata e sedotta. Nicola è lì lì per rischiare la vita, la gente vuole linciarlo. All’ultimo momento la ragazza riconosce d’aver inventato tutto. Verso la fine della sua brevissima esistenza, Nicola è per mare, in viaggio verso Naupato. Siccome a bordo continua a gridare Kyrie, esasperati, marinai e passeggeri lo scaraventano in acqua. “Protetto dalla potenza di Dio”, invece di affogare, raggiunge la spiaggia di Otranto. Nella città pugliese osa abbracciare un giudeo. Gli otrantini non glielo perdonano e lo picchiano. Giunto a Lecce, entra in cattedrale gridando come tutti ormai sanno. Il vescovo Teodoro lo fa frustare ed allontanare. Nello stesso periodo ha l’ardire di gridare Kyrie Eleison al passaggio del corteo del Principe di Taranto. I cavalli, spaventati, s’impennano disarcionando i cavalieri, uno dei quali schiaffeggia Nicola. Nonostante i molti miracoli operati in terra di Puglia, i detrattori del giovane non gli danno tregua. Alcuni lo incatenano nel tempio di San Demetrio. Spostatosi a Taranto, Nicola crea ancora clamore col suo Kyrie Eleison ! Il vescovo di quella città ordina che Nicola venga frustato e cacciato. Malconcio, Nicola s’incammina verso nord. Nella tarda primavera del 1094, giunge a Trani, dove il suo richiamo alla fede attecchisce inaspettatamente tra i bambini, incantati da quel suo portarsi dietro una croce e predicare in greco (lingua non ignota nella Trani del tempo). Sospettoso da un lato, incuriosito dall’altro, l’Arcivescovo Bisanzio lo manda a chiamare. Subito colpito dal candore del giovane, Bisanzio dispone che Nicola goda di vitto e alloggio a spese della Curia. Ma la fortuna di Nicola è breve. Ammalatosi, viene accolto nella casa di tale Sabino, dove si spegne il 2 giugno 1094.
Italo Interesse
Pubblicato il 2 Giugno 2023