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San Nicola strenuo difensore contro la eresia del suo tempo

San Nicola, strenuo difensore contro la eresia del suo tempo. Lo ha detto nella omelia per i secondi Vespri della Traslazione di san Nicola il cardinale svizzero Kurt Koch, nel giorno del ritorno a Bari della reliquia di san Nicola, dopo la parentesi russa. Ma andiamo con ordine. L’ operazione Russia per la reliquia del santo di Myra ( un frammento della costola sinistra), è finita Venerdì sera, 28 Luglio alle 18, 43, quando l’ Airbus di un devoto magnate russo l’ ha riportata, dove era partita il 21 Maggio scorso, l’ aeroporto Bari- Palese. Il reliquiario con la preziosa reliquia, è stato accolto allo scalo baerse da un picchetto di onore delle Forze dell’ Ordine in alta uniforme , dal Governatore Emiliano assieme al Sindaco Decaro. Da qui, in San Nicola Mobile, è stata trasportata alla Basilica ( meno affollata del previsto, forse per il caldo o il fine settimana da spiaggia, larga presenza di russi). E’ stato il coronamento di un autentico successo andato oltre ogni aspettativa. Tra Mosca e San Pietroburgo ben 2.232.800 russi ( dati del Patriarcato di Mosca) hanno venerato la spoglia mortale di san Nicola. Al momento dell’ atterraggio, le campane della Basilica hanno suonato a festa e sono stati sparati fuochi pirotecnici. Anche l’ ingresso in Basilica della reliquia è stato suggestivo. Il reliquiario, è stato portato a spalla dai padri Domenicani in processione seguiti dal Governatore Emiliano e dal Sindaco Decaro ( passati dal Gay Pride a San Nicola in meno di un mese, altro prodigio del santo) e ha fatto il suo ingresso in chiesa alle 20,06, sulle note dei tamburi, della banda e nel frastuono delle sirene delle macchine della Polizia. In Basilica sono stati celebrati i secondi Vespri della Festa della Traslazione di San Nicola, presieduti dal cardinale svizzero Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Unità dei cristiani. Nella sua omelia, il cardinale, commentando la lettera di San Paolo ai Filippesi, ha detto che: ” San Nicola ha vissuto una sicura unione con Cristo ed ha offerto testimonianza con la sua vita nella difesa contro l’ eresia dell’ arianesimo. E dobbiamo riconoscere- ecco l’ affondo del cardinale- che l’ eresia dell’ arianesimo è attuale, oggi persino dentro la Chiesa talvolta si vede Gesù come uomo, ma non sempre come Figlio di Dio”. Il cardinale ha concluso: ” San Nicola ha assunto rilevanza ecumenica. Chiedo di pregare per la unità dei cristiani. Nicola fu esempio dell’ ecumenismo dei santi”. L’ arcivescovo della diocesi di Bari- Bitonto, Monsignor Francesco Cacucci, nel suo breve messaggio, ha ricordato che dopo questa esperienza: ” La nostra venerazione per San Nicola esce rafforzata nei nostri cuori, è stato un evento storico e sengo dell’ ecumenismo di popolo”. Il Priore della Basolica, padre Ciro Caposto nel suo saluto finale ha lanciato un messaggio di speranza. ” Abbiamo compiuto un gesto concreto di ecumenismo, passo verso la piena riconciliazione sotto la testimonianza di Nicola, un grande evento di popolo”. La reliquia è stata poi riposta nella tomba, in cripta, dopo un lungo e faticoso lavoro svolto dalla squadra dei professori Introna e Caputo dell’ Istituto di Medicina Legale della Università di Bari , fase certificata con atto redatto dal notaio Francesco Perchinunno. Sipario oltre le 22,00 con una girandola di fuochi di artificio.

Bruno Volpe


Pubblicato il 29 Luglio 2017

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