Cronaca

San Pio, tra palazzoni, amianto e tanto, ma tanto abbandono…

Problemi strutturali ed ambientali piuttosto antichi al quartiere San Pio, già noto come Enziteto. La denuncia arriva come sempre da residenti stufi di convivere con questioni sollevate da sempre e risolte solo a parole da sindai e amministratori che si alternano nelle stanze dei bottoni di Palazzo di Città. San Pio, dunque, priorità assoluta al controllo d’un mega-capannone nelle vicinanze della scuola elementare  “Iqbal Masih e della Chiesa della Natività. Quest’enorme struttura –ha spiegato uno dei residenti più arrabbiati che vuole mantenere l’anonimato– un tempo era adibita alla produzione di bibite e vino e fa parte di un complesso privato detto “il Feudo”. Il tetto, per una estensione di centinaia di metri, è ricoperto da materiale che a prima vista sembra proprio Eternit, ragion per cui sarebbe opportuno un sopraluogo da parte delle autorità competenti per dissipare qualsiasi dubbio nel merito. Resta comunque il problema che questa struttura abbandonata e tutta la sua perimetrazione esterna che si affaccia su via Iqbal Masih è diventata, insieme alle erbe infestanti, un rifugio per topi oltre ad essere punto di riferimento per gli incivili che vi scaricano rifiuti di ogni genere ed inerti. C’è davvero di che meravigliarsi di come nessuno si sia mai accorto di questo rischio di carattere ecologico-ambientale vicino ad un quartiere popolare come San Pio. Bisogna fare, però, riferimento ad altri problemi che affliggono il quartiere di San Pio e che potrebbero essere facilmente risolti con un pizzico di volontà da parte dell’Amministrazione Comunale. Innanzitutto, il collaudo e l’apertura ufficiale al traffico automobilistico di Via Torricella,la strada aperta in maniera ufficiosa , presenta qualche problema  di ristagno di acqua piovana sotto il ponte della SS16 Bis.  Il campo sportivo, nonostante i grossi investimenti finanziari da parte del comune, non è stato ancora completato per la mancanza di collaudo dell’impianto di illuminazione notturna ,del terreno di gioco in erba sintetica ed altro. La struttura pare abbandonata a se stessa, troppe erbacce circondano il terreno di gioco e anche la pista di atletica non è immune come pure la pavimentazione nei pressi degli spogliatoi ed uffici. Anche per il nuovo giardino di San Pio, non manca chi sollecita maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale: inaugurato pochi mesi fa, il giardino è chiuso ed abbandonato al degrado, le erbacce infestanti hanno invaso tutto il terreno del giardino e le stesse strutture interne cominciano a deteriorarsi a partire dallo stemma del Comune di Bari ,già arrugginito, per finire ai giochi per bambini. Un colpo di stiletto finale il consigliere lo riserva al Comune di Bari per quanto riguarda la gestione della manutenzione delle strade. A Catino in questi giorni  hanno asfaltato via Caravella,una strada che non presentava grossi problemi di degrado rispetto a tante strade della ex Circoscrizione ,prima fra tutte Via Napoli, con grossi problemi di sicurezza. La Prima Circoscrizione, parecchio tempo prima di passare la mano, aveva deliberato, con criteri di priorità, un lungo elenco di strade bisognevoli di manutenzione e, ad onor del vero, via Caravella rientrava fra queste ,ma non nei primi posti. In attesa di capire cosa farà la nuova, bisogna dire che l’Amministrazione guidata dal sindaco Emiliano non ha considerato il deliberato della Prima Circoscrizione, tenendo conto probabilmente di altri criteri tra cui azzarda l’ipotesi del prossimo evento religioso in programma a Catino, la festa patronale  di San Nicola. Quando si tratta del patrono di Bari il Comune diventa generoso e sensibile alle questioni locali delle periferie, San Michele a Palese, Maria SS Immacolata a S:Spirito ,San Rocco a Macchie  e San Pio a San Pio… possono aspettare.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 5 Agosto 2014

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