Cronaca

“Sanità pubblica, necessari interventi straordinari”

“Sanità pubblica, necessari interventi straordinari”: lo dice in questa intervista al nostro giornale un grande competente di sanità, e cioè il Direttore Affari Generali per la Puglia del Gruppo Villa Maria, avvocato Alberto Dimitri, delegato per gli ospedali privati di Confindustria Bari Bat. L’ avvocato Dimitri è un eccellente manager e parlano per lui gli eccellenti risultati in Puglia del GVM, assieme agli sforzi della dottoressa Eleonora Sansavini e del prof. Giuseppe Speziale.

Avvocato Dimitri, lei è un capace tecnico di sanità. Che cosa pensa del fenomeno liste di attesa che in molti casi  si traduce in autentiche situazioni di mancate cure?

“Bisogna riconoscere che dopo il Covid vi è stato un accumulo di prestazioni, parlo di analisi, visite, esami strumentali rinviati e questo lo stiamo pagando ora. In poche parole non è un fenomeno solo pugliese. Tutto questo sta accadendo nonostante la Regione Puglia abbia fatto investimenti sul personale, proprio durante il Covid. Eppure quasi ogni giorno si registrano situazioni di emergenza, come accaduto di recente al Pronto Soccorso del Perrino di Brindisi. Insomma, possiamo dire che la situazione non è rosea e richiede interventi straordinari, non a livello regionale, ma soprattutto nazionale”.

Che cosa è accaduto?

“Dopo dieci anni di visione limitata della Regione che quasi non ne ha voluto sapere o si è mostrata tiepida nei riguardi del privato accreditato, oggi constatiamo che il nuovo assessore Palese ha compreso il problema e ha un piglio giusto e nuovo. A mio avviso la Puglia deve dare una spallata e battere i pugni sul tavolo a livello centrale. Noi come privati accreditati siamo sicuramente in grado di offrire prestazioni di eccellenza. Le prestazioni della sanità pubblica e privata accreditata nella nostra Regione sono tutto sommato buone, da Foggia sino ad Otranto”.

Qual è dunque il problema?

“Il problema non è la Regione, ma lo Stato. Oggi corriamo seriamente il rischio di una sanità a due livelli. Veloce, efficiente e rapida per chi ha disponibilità economica, e invece lenta o persino assente per chi non è abbiente. Questo non va bene e sta costando molto sulle casse regionali, penso ai cosiddetti viaggi della speranza, ovvero coloro che sono costretti a curarsi fuori della Puglia. Ci sono costati 243 milioni di euro. Se li avessimo risparmiati sai quante cose si potevano realizzare”.

Parliamo del GVM, una eccellenza della sanità…

“Diciamo che GVM, gruppo nazionale, nasce dalla bella intuizione di Ettore Sansavini, cinquanta anni fa. Ad aprile il gruppo compirà 50 anni. Come gruppo, a Bari siamo presenti con Anthea e Santa Maria, offriamo prestazioni qualificate evitando le branche minori. Puntiamo a l’innovazione e ricerca con macchinari di prima generazione. I nostri punti di forza, assieme alla ricerca, sono la cardiologia, la cardiochirurgia e la chirurgia interventista ed anche l’ ortopedia. I nostri core business si chiamano insomma malattie cardiache e ortopedia. Inoltre stiamo investendo su macchinari di altissima precisione e generazione, parlo ad esempio di tac e segnalo la corotac un apparecchio altamente performante a bassissima esposizione ai raggi che ha il grande vantaggio di essere meno invasiva della coronografia, facendo vedere la situazione delle coronarie alla stessa maniera”.

Quali gli obiettivi di GVM in Puglia?

“L’ obiettivo è mettere a disposizione della gente e della regione tutto il suo potenziale e le professionalità, in Puglia abbiamo cinque strutture. Siamo il gruppo sanitario privato che in Puglia ha il maggior numero di posti letto, siamo al top per fatturato, e Agenas ci ha segnalati in Puglia al top per cardiologia ed emodinamica”.

Insomma un’eccellenza tutta italiana che si accinge a celebrare e festeggiare i suoi 50 anni. Merito del fondatore Ettore Sansavini e in Puglia di Eleonora Sansavini, del prof. Giuseppe Speziale e dell’abile e ottimo manager, avv. Alberto Dimitri.

Bruno Volpe


Pubblicato il 31 Gennaio 2023

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio