Primo Piano

Sanità sognata: diagnosi precoce, questa sconosciuta…

I consiglieri regionali del Movimento 5Stelle Mario Conca e Marco Galante hanno depositato una richiesta di audizione in Commissione sulla mancata adozione dello “screening neonatale” allargato in Puglia. E il Direttore Generale dell’Azienda Consorziale Policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli, per tutta risposta aveva indicato come data utile per l’attuazione dello screening allargato il prossimo 2 luglio, “…ma si prevede che tale indicazione sarà puntualmente disattesa – commentano Conca e Galante –  dato che non sono ancora stati individuati il coordinatore del progetto, ma nemmeno le modalità di assunzione del personale specializzato. Ricordiamo che sono già stati investiti ben 5 milioni di euro per realizzare lo screening neonatale allargato in Puglia, un progetto mai realizzato nonostante siano già passati oltre dieci anni dalla sua approvazione. Ricordiamo che l’adozione dello screening allargato permetterebbe di individuare e curare in tempo malattie anche gravemente debilitanti, attraverso una particolare dieta, o attraverso somministrazione di antibiotici o anche solo attraverso somministrazione di vitamine, evitando così inutili sofferenze per il nascituro”. I soggetti che i consiglieri chiedono di ‘audire’ sono l’Assessore alla Sanità Michele Emiliano, il Direttore del Dipartimento Promozione della Salute Giovanni Gorgoni, il Direttore Generale del Policlinico di Bari dott. Vitangelo Dattoli, il già Primario del reparto Malattie Metaboliche dell’ospedale Giovanni XXIII di Bari prof. Francesco Carnevale, il Primario del reparto di Neonatologia del Policlinico di Bari prof. Nicola Laforgia, il Primario del reparto Malattie Metaboliche dell’ospedale Giovanni XXIII di Bari dott. Francesco Papadia e il Direttore del laboratorio Analisi dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bari dott. Elio Armenise. “Ci appelliamo – concludono i pentastellati – a ginecologi e neonatologi pugliesi affinché, fintanto che lo screening neonatale allargato diventi realtà anche in Puglia, possano informare esaurientemente le donne gestanti su quelli che sono i Centri in Italia in cui attualmente tale servizio è attivo, fornendo loro tutte le indicazioni necessarie di modo che possano usufruirne.”

A questo punto vediamo di capire cos’è lo screening neonatale, in tempi in cui sono tantissimi anche i pugliesi che rinunciano a curarsi, figurarsi fare prevenzione. Questo genere di controlli, infatti, sono attività di sanità pubblica che hanno come obiettivo la diagnosi precoce di alcune malattie congenite; le patologie oggetto dello screening neonatale, se non riconosciute precocemente, possono causare danni spesso irreversibili soprattutto a carico del sistema nervoso centrale con conseguenti gravi disabilità. L’identificazione di queste patologie nei primi giorni di vita è essenziale per intervenire in tempo e per evitare le conseguenze gravi sulla salute nel neonato. Infatti, la diagnosi precoce di queste malattie permette un intervento terapeutico farmacologico finalizzato alla prevenzione dei possibili danni all’organismo del neonato. Insomma, lo screening neonatale è uno dei più importanti programmi di  medicina preventiva pubblica, che però in Puglia è ancora fermo quasi all’anno zero, comportando peraltro l’applicazione di test specifici, strumentazione complessa e personale esperto. Permette, dunque, di identificare patologie per le quali solo con la diagnosi precoce e un tempestivo trattamento si ha una speranza di cura e di vita normale. Per molte di queste malattie i trattamenti effettuati dopo la comparsa di segni clinici e dopo episodi di scompenso metabolico non sono efficaci e non sono in grado di normalizzare il quadro clinico. L’identificazione precoce in epoca neonatale, la conferma diagnostica e il trattamento di queste patologie possono modificarne significativamente la prognosi. Per questo è evidente quanto lo screening neonatale sia l’unico e irrinunciabile strumento per offrire ai neonati affetti la speranza di una vita normale. Anche in Puglia, quindi, il programma di screening neonatale – tuttora in fieri – prevede che tutti i neonati vengano sottoposti gratuitamente a semplici test effettuati su poche gocce di sangue prelevate dal tallone del neonato nei primi giorni dopo la nascita. Sia lo screening di base per 3 patologie, attualmente obbligatorie per legge, che lo screening esteso a più di 40 patologie possono essere effettuati sullo stesso prelievo di sangue. Il prelievo dovrebbe essere fatto da un “Centro Nascita”, prima della dimissione, ed il campione di sangue inviato al Centri di Screening Neonatale di riferimento, attivo nelle regioni più avanzate dal punto di vista della tutela della salute. Ma, almeno per ora, non in Puglia…

 

Francesco De  Martino


Pubblicato il 14 Giugno 2016

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio