Cronaca

Sanitari in rivolta, s’infiamma la protesta

Non c’è pace nella sanità pugliese. In una nota indirizzata al Direttore Generale della Asl di Bari Antonio Sanguedolce, al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al Capo Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro, il segretario nazionale e regionale l’Usppi Puglia Nicola Brescia, unitamente alla Segreteria Aziendale Usppi Asl/Ba, (oltre 1400 associati in Asl di Bari) chiede l’avvio urgente delle procedure di stabilizzazione per il personale in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, ex Legge Madia, si tratta di personale appartenente alle professioni sanitarie, circa 200 professionisti tra: infermieri, assistenti sanitari e OSS., Dirigenti medici, dirigenti psicologi, della Asl Bari, non ancora stabilizzati. I sindacalisti autonomi dell’Usppi/Puglia hanno chiesto, tra le altre cose, l’immediata stabilizzazione per i professionisti che hanno maturato il requisito del raggiungimento dei 36 mesi di contratto. La stessa richiesta è estesa per tutti i lavoratori che acquisiranno il medesimo requisito nel corso dell’anno 2021. «Si fa presente – si legge nella istanza di Nicola Brescia, segretario generale Usppi – che il personale che si chiede di stabilizzare fa parte degli “Eroi” che dall’avvio della pandemia, pur in una situazione di precariato lavorativo, sono in trincea nel fronteggiare l’emergenza Covid-19». Ma andiamo al sodo della vertenza. “Duecento precari della Asl di Bari, attendono da mesi di essere stabilizzati, mentre altre Asl pugliesi, hanno già avviato la stabilizzazione. E’ sconcertante vedere altre Asl, stabilizzano i precari, mentre la Asl di Bari, che doveva essere la capofila, sarebbe il fanalino di coda, a danno di precari che hanno combattuto la pandemia”. Per questi motivi, il Sindacato minaccia di scendere in piazza e precisamente dinanzi alla Direzione Generale della Asl di Bari, quando almeno duecento precari, manifesteranno il giorno 4 novembre, a mezzogiorno, per chiedere al direttore Sanguedolce l’immediata stabilizzazione e proroga di tutti i contratti di lavoro in scadenza. Lo denuncia il segretario generale dell’Usppi Puglia, Nicola Brescia, che scrive al Governatore pugliese Michele Emiliano e al direttore generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce, al fine di ottenere la stabilizzazione del personale che possiede i titoli di cui alla Legge Madia (e cioè trentasei mesi di servizio al 31 dicembre ’21) e una proroga per i restanti precari in scadenza di contratto. Il rischio, sostiene Brescia in sintesi, e che ci ricordi di loro troppo tardi, al contrario di quanto successo in altre Aziende sanitarie pugliesi. Nel corso della manifestazione di protesta l’Usppi chiederà anche l’applicazione delle linee guida regionale per l’internalizzazione dei lavoratori del 118. “La richiesta – incalza Brescia – scaturisce dalla gravissima e annosa problematica della carenza di personale nell’ambito dei servizi Azienda sanitaria locale di Bari, ma non solo, poiché si tratta di garantire la continuità assistenziale”. E scusate se è poco…

Francesco De Martino


Pubblicato il 30 Ottobre 2021

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