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Sanitaservice: in piazza dopo le chiacchiere di vecchi e nuovi amministratori

Dovevano rappresentare il dei servizi sanitari negli ospedali pugliesi, le società ‘in house’ perfezionate dopo una trattativa infinita dalla precedente amministrazione regionale per sistemare i lavoratori espulsi dai cicli produttivi, ma anche per risparmiare su costi diventati proibitivi. E invece, come ripetono i rappresentanti dell’Unione Sindacale di Base decisi a dissotterrare l’ascia di guerra, col passare del tempo (ormai quasi due anni), tutti i timori sulla brutta fine delle <> pugliesi si va sempre più rafforzando. Ovviamente in senso negativo. E le ragioni sono tante, ma vale la pena ricordarle. <>, scavano nei loro comunicati i sindacalisti baresi dell’Unione Sindacale. Maggiormente preoccupati perché, nel frattempo, sono passati altri sei mesi e dai soliti, buoni propositi sventolati da Vendola e compagni, oltre al silenzio del successore Emiliano, tutto concorre a far pensare male. Tanto per cominciare, molte Aziende Sanitarie Locali (Policlinico e ASL di Bari, ma anche ASL di Lecce in particolare) hanno deciso (autonomamente?) di indire gare, quando non associarsi a gare già portate a termine dal CONSIP, per servizi che dovevano essere “internalizzati” nelle società in house pugliesi e, peraltro, previsti di internalizzazione dalle Linee Guida del 2013. <>, s’infervorano i sindacalisti baresi dell’Unione Sindacale di Base. Ed anche per questo lavoratori e sindacati autonomi non ci stanno più a questo gioco al massacro che in tanti vorrebbero per fini ancora poco chiari, visto che all’orizzonte si prospetta “…un ritorno al passato a favore di aziende e cooperative le cui uniche finalità sono quelle di trarre il massimo profitto a scapito non solo della qualità del servizio ma, soprattutto, dei diritti e dignità dei Lavoratori”. Conclusione? La vertenza degli operatori internalizzati della sanità pugliese riprende con più rabbia di prima, come dimostrano i cardini a base dei nuovi accordi con enti, aziende e società: dai contratti a ‘tempo pieno’ per tutti i lavoratori Sanitaservice, fino all’internalizzazione dei servizi, a cominciare dal 118, passando per il ritiro immediato dei bandi  e delle gare che hanno esternalizzato alcuni servizi al Policlinico, ma anche in altri ospedali di Bari e Lecce. Queste le ragioni principali per cui la USB ha indetto uno sciopero di tutte le Sanitaservice pugliesi per stamane, con tanto di presidio infarcito di tavoli, megafoni e bandiere per stamane, a partire dalle dieci e trenta dinanzi al palazzo del Lungomare Nazario Sauro.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 2 Dicembre 2015

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