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Sant’Anna: il rimpallo delle opere di urbanizzazione e intanto il quartiere è al buio

Quartiere Sant’Anna, eterna incompiuta sempre più a rischio, specie dal punto di vista sicurezza dei residenti. Tante le segnalazioni di furti in casa, ricevute dalla consigliera comunale Irma Melini, in particolare dal Comparto 2 anche a causa dell’inesistenza di illuminazione pubblica. La consigliera per questo ha sottoposto il tema in Commissione Lavori Pubblici, anche per comprendere come il Comune di Bari possa intervenire per ripristinare ordine e sicurezza. E ieri l’audizione degli Assessori ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso e all’Urbanistica Paola Tedesco, voluta anche dal presidente della Commissione Comunale, Silvio Delle Foglie. E così è stato chiarito che l’illuminazione rientra fra le opere di urbanizzazione primaria, come strade e della fogna bianca. Opere, queste, che secondo quanto sottoscritto nelle convenzioni stipulate fra Comune e i tre consorzi  erano in capo a questi ultimi e quindi ai privati, nella qualità di soggetti attuatori. La questione ora è che il comparto II non ha visto realizzare alcuna opera primaria, quindi vive, come parte del comparto I, in uno stato di degrado e abbandono che all’imbrunire diventa più che pericoloso. Alle domande della Melini, quindi, se il Comune potrà farsi carico di opere di urbanizzazione primaria su quei comparti, la risposta è stata chiaramente un bel ‘no’ secco, anche se vi è un problema di ordine pubblico. Secondo l’Assessore Galasso, infatti, solo se rinegoziassimo il contratto, quindi la convenzione, il Comune potrebbe realizzare le opere che oggi spettano ali privati, ma è evidente che questa ipotesi è più che irrealizzabile. D’altronde una soluzione ci sarebbe ed è costata al Comune 475 mila euro. A seguito della delibera di Consiglio  del giorno 8 agosto 2017, infatti, proprio il consiglio comunale ha stanziato l’importo impegnato con la delibera consigliare di sette mesi fa, a titolo di “rimborso per il costo delle opere di urbanizzazione esterne al piano particolareggiato Sant’Anna, comparti II e III”. In soldoni, hanno riferito gli Assessori, il Comune proprio per dare impulso alle opere di urbanizzazione primaria, ha reso disponibile quell’importo affinché fossero completate le opere necessarie per il recapito finale della fogna bianca (esterno Maglia) propedeutico alla realizzazione delle strade, dell’agibilità degli immobili, quindi al completamento dell’illuminazione pubblica. Questa proposta è stata portata dall’Amministrazione Civica all’attenzione dei due presidenti dei tre consorzi durante la riunione presso la ripartizione Urbanistica tenutasi il 18 dicembre scorso, ma purtroppo, a differenza del Presidente del Comparto II, il Presidente del Comparto I e del comparto III, hanno rifiutato di realizzare, con il rimborso del Comune, queste opere propedeutiche alle altre, se prima non avesse ottenuto contestualmente anche i permessi a costruire sul Comparto III. Ancora un nulla di fatto, insomma, che rischia di inficiare la vivibilità di quei luoghi. Visto il ‘niet’ di uno dei due Presidenti, l’Assessore Tedesco ha rassicurato che la ripartizione è attualmente impegnata a cercare in breve tempo altre soluzioni per impiegare questi fondi stanziati a favore della realizzazione del recapito finale di fogna bianca, così da risolvere ala maggior parte dei problemi che oggi rendono difficile vivere a sant’Anna. La Commissione si è aggiornata sul tema tra quindici giorni: come andrà a finire?

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 8 Febbraio 2018

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