Cultura e Spettacoli

Sant’Emidio, il nemico dei terremoti

Duecentonovanta anni fa, il 20 marzo 1731 un violento sisma faceva tremare il Tavoliere e la Murgia del nord. Calcolata a posteriori, l’intensità della scossa toccò il nono grado della Scala Mercalli. A differenza della Scala Richter oggi in adozione, la Mercalli valutava in dodici unità di misura l’intensità di un terremoto sulla base degli effetti prodotti in superficie ; al nono grado corrispondeva la “rovina totale di alcuni edifici e gravi lesioni in molti altri”. Benché l’epicentro fosse localizzato fra Stornara e Stornarella, trenta chilometri a sud di Foggia, fu quest’ultima città a patire i danni maggiori : oltre duemila morti (fonte : Andrea Amato, ‘L’architettura religiosa a Foggia tra ‘600 e ‘700’ – 1992). Il disastroso evento, che danneggiò pesantemente anche Cerignola, Orta Nova, Ascoli Satriano, Orsara, Molfetta e Barletta, fu l’ultimo di una serie di gravi terremoti che funestarono la Capitanata fra il Seicento e il Settecento. Il precedente movimento tellurico, quello del 31 maggio 1646, era stato solo un po’ meno devastante. Ne fecero le spese Foggia, Peschici, Rodi, Vico del Gargano, Ischitella, Carpino, Monte Sant’Angelo, Cagnano Varano, Manfredonia, le Tremiti e Vieste. La furia della natura arrivò a rigettare le acque del lago di Varanosulle aree agricole di Carpino ; la scossa fu percepita anche a Bari, Canosa,Napoli e Montecassino. Nell’insieme, ‘solo’ alcune centinaia le vittime. Ma diciannove anni prima era stata una strage. Il 30 luglio del 1627 la terra tremò di brutto ad Apricena, San Paolo di Civitate, San Severo, Lesina e Torremaggiore. Le vittime furono oltre 4000, secondo stime prudenti, e qualche decina di migliaia secondo fonti non verificabili. Il sisma fu avvertito fino a Napoli, onde anomale si abbatterono su Manfredonia e sulla costa tra Abruzzo e Gargano. Per più di un anno scosse di minore entità resero la ricostruzione più difficoltosa. Per chi ancora non fosse convinto della sensibilità sismica dello sperone d’Italia e dintorni, ecco www.firenzemeteo.itche alla voce ‘Terremoti in Puglia’ elenca altri cinque casi tra il 1627  e il 1731. Nessuno di questi è passato alla storia, ma i danni dovettero essere ingenti considerando l’intensità delle scosse, misurate presuntivamente secondo la scala Richter e indicate in parentesi : 5 maggio 1647 Gargano (5,69) – 30 luglio 1657 Capitanata (6,03) – 26 settembre 1691 Tavoliere (4.16) – 23 luglio 1688 Capitanata (5,33) – 7 giugno 1720 Tavoliere (5,22)… A che Santo votarsi in caso di terremoto? Sant’Emidio è il più ‘gettonato’. Al Patrono di Ascoli Piceno, che conserva le sue spoglie, è attribuito il ‘miracolo del terremoto’, del quale esistono versioni differenti. Una di queste vuole che Emidio venisse condotto con la forza nel tempio pagano di Treviri (dove era nato) perché rinnegasse la fede cristiana. Ma un terremoto distrusse il tempio lasciando in vita solo Emidio. Messa così, però, sembra che Emidio procurasse i terremoti invece di scongiurarli…

Italo Interesse


Pubblicato il 20 Marzo 2021

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