“Sanzioni alla Russia? Danneggeranno maggiormente noi”
“Sanzioni alla Russia? Danneggeranno maggiormente noi”: lo dice in questa intervista al nostro giornale Danilo Lolatte, direttore regionale Cia Puglia. Con lui parliamo degli effetti delle sanzioni sull’agricoltura.
Lolatte. Vincenzo Divella, in merito alle sanzioni contro la Russia, ha manifestato qualche perplessità, sostenendo che forse si ritorceranno maggiormente contro di noi. Condivide?
“Come sempre Divella fa analisi lucide e la condivido appieno. Credo che a conti fatti, noi, mi riferisco all’ Italia e alla Puglia in particolare, pagheremo un prezzo altissimo, probabilmente più della Russia. Non dimenticate che nella bilancia import export, la Puglia vanta strette relazioni con la Russia. Penso al settore cerealicolo, al vino, al prosecco e al mais per i mangimi. Inoltre corriamo il rischio che la Russia si rivolga ad altri mercati “.
Che lezione possiamo ricavarne?
“Che i problemi si risolvono con la diplomazia e spero che questa guerra finisca il più presto possibile. Poi che finalmente a livello nazionale si arrivi ad una rivisitazione delle politiche di import ed export. Noi, mi riferisco al sistema Italia, siamo troppo dipendenti dall’ estero, penso al grano e al gas”.
In ogni caso l’aumento del costo dei prodotti dell’ortofrutta si era verificato ben prima dell’insorgere del conflitto, come la mettiamo?
“L’ aumento dei prezzi di tutti i generi alimentari e di quelli dell’ortofrutta è dovuto principalmente alla lievitazione di quelli dei combustibili, del trasporto, delle materie prime, concimi e fertilizzanti. Il caro gasolio che si riflette naturalmente sul trasporto implica la necessità di un ritocco del prezzo del prodotto e tutto ciò si abbatte sull’anello ultimo della filiera: il consumatore. E’ una criticità che inizia a valle e si manifesta sulla parte finale della catena, penso ai costi ormai insostenibili anche di concimi e fertilizzanti”.
Che cosa chiedete alla politica?
“Da tempo invochiamo che ci sia riconosciuto un credito di imposta che porti in compensazione l’ aumento dei costi di produzione. In questo modo possiamo limitare gli aumenti e rendere la vita più facile ai consumatori. Attendiamo”.
BV
Pubblicato il 4 Marzo 2022