Sport

“Sarebbe bello rivedere il San Nicola pieno, Bari merita altri palcoscenici”

Sarebbe bello rivedere il San Nicola pieno perché Bari merita altri palcoscenici, ma sarà battaglia sino alla fine e penso che passeremo dal treno dei playoff. Mi auguro con piacere, tuttavia, di essere smentito pur di rivedere il Bari fuori da questa categoria” parole sentite, dettate dal cuore di un tifoso barese doc, seppur oggi riveste un ruolo dirigenziale lontano dalla sua Bari, stiamo parlando di Umberto Quistelli. Chi è Umberto Quistelli? E’ stato un ex calciatore italiano che ha vestito le maglie di Bari, Torino, Livorno, Altamura e Sporting Genzano. Terminata la carriera calcistica si è abilitato come agente Fifa, ma quasi immediatamente ha conseguito l’abilitazione come Direttore Sportivo, iniziando la carriera come responsabile del settore giovanile nel S.S. Barletta Calcio, valorizzando giovani. Nel 2015-2016 è passato alla Fidelis Andria come collaboratore dell’area tecnica, fino al gennaio 2017, per trasferirsi all’U.S. Lecce come collaboratore del settore tecnico per le due stagioni successive, annoverando anche la vittoria del campionato con giallorossi in Lega Pro, nell’anno 2017/18. Successivamente è stato anche Direttore Sportivo del Bisceglie Calcio, per poi passare alla Virtus Verona, squadra che milita nel girone B di Lega Pro dove riveste la carica di Club Manager, diesse ed anche di General Manager. Noi, lo abbiamo intervistato parlando naturalmente anche del Bari e del suo sogno nel cassetto.  

Direttore partiamo dalla sua Virtus Verona. Domenica avete pareggiato contro l’Imolese ma nonostante l’undicesima posizione siete ad un punto dalla zona playoff. Qual è il vostro obiettivo e le tue impressioni?

“In Lega Pro partiamo dal principio che non esistono partite scontate, puoi vincere con la capolista e perdere con l’ultima. Noi, siamo una piccola realtà costruita con tanti sacrifici encomiabili da parte della presidenza, pertanto il nostro obiettivo dichiarato è la salvezza. Ci siamo trovati in questa stagione anche molto più su, ma il campionato è ancora lungo. Conquistiamo la salvezza che è alla nostra portata ma è il primo obiettivo, e poi tutto quello che verrà, lotteremo sino alla fine”.

Capitolo Bari. Ieri attesissimo derby al ‘Veneziani’, biancorossi partiti arrembanti, poi situazione ribaltata da biancoverdi che per qualche minuto, nella ripresa, sono stati anche in vantaggio e giocato in superiorità numerica per quasi trenta minuti. Un punto guadagnato o due persi? Che partita hai visto, dicci la tua.

“Il Bari è una squadra coriacea e con un’identità ben precisa. ieri ha ottenuto il ventesimo risultato utile e Vivarini l’ha davvero rigenerata rispetto al suo predecessore. Sono partiti molto bene, ed erano andati lì per giocarsela. Sicuramente il gol di Fella, ha forse spezzato le ali dell’entusiasmo e la partita è tornata equilibrata. Meglio il Monopoli nella ripresa, ma grande cuore del Bari che le ha permesso di riacciuffare la partita e di non perdere, nonostante l’inferiorità numerica. Aspettando Reggina. Ternana (partita del lunedì sera, ndr) si può parlare di punto guadagnato anche a prescindere da ciò che faranno, perché ogni partita è una battaglia e penso che il Bari dovrà giocarsela sino all’ultimo, di un campionato tiratissimo senza dubbio il più difficile di tutti e tre i gironi”. 

Benissimo anche il Monopoli del tecnico Scienza che hanno pressato alti, non hanno mai mollato e dimostrato di essere nelle primissime posizioni non per fare la comparsa. Chi ti ha impressionato maggiormente?

“Prima di dirti un giocatore, faccio i complimenti al tecnico Beppe Scienza, un vero stratega. Sono sicuro avrà preparato quel tipo di gara ed ogni suo giocatore è sceso con quella rabbia famelica. Forse dopo il due a uno, hanno avvertito un po’ di stanchezza di un’aggressione costante sul portatore di palla, e di fronte avevano il Bari di Vivarini che sta facendo benissimo. Bella partita. Su tutti, cito Fella, un giocatore di categoria, al suo quindicesimo gol in campionato ma che sono sicuro il prossimo campionato sarà in una serie superiore, se lo merita davvero. Poi aggiungerei Jefferson, tornato al gol ma anche lui con una carriera di tutto rispetto, Donnarumma che ha ingaggiato un duello da brividi con Ciofani. Dispiace per il Bari che non ha trovato la vittoria, ma da addetto ai lavori mi sono divertito perché è stata una bella partita tra due squadre che volevano vincere e se la sono giocata”.

Il record al San Nicola di spettatori è stato segnato in Bari-Reggina, ben 15.507 unità di cui 407 tifosi ospiti. Ieri ha parlato anche il presidente Luigi De Laurentiis affermando ‘che se ci saranno maggiori presenze, i Galletti avrebbero un’ulteriore spinta alla vittoria’. Si può arrivare ad un nuovo record prima della fine della stagione e magari senza dover necessariamente passare dai playoff?

“Sicuramente alla società va fatto un plauso per la gestione, per quanto stanno realizzando ed hanno realizzato dallo scorso anno. Non dimentico che lo scorso anno hanno portato en 18mila tifosi al San Nicola. Non so, se si possa battere il record di quindicimila spettatori prima della fine della stagione, di sicuro i baresi sono molto legati ai colori della propria città e non lo escludo. Hai nominato la parola ‘playoff’ questo è un campionato davvero sfiancante. In questo momento ritengo che il Bari dovrà giocarsi la promozione passando dai playoff, spero di sbagliarmi da tifoso. In tal caso sono sicuro che si supererebbero le diciottomila presenze dello scorso anno. Anche in quel caso, però bisognerà fare molta attenzione ed arrivarci con il sangue freddo e lucidità, perché avendoli disputati vi posso garantire che è un altro campionato”.

In parte hai già risposto, ma nello specifico ti chiedo dove il Bari deve migliorarsi ed invece quali sono i punti di forza?

“L’attacco con Simeri-Antenucci e Laribi a supporto senza dubbio è il migliore. Antenucci-Simeri hanno realizzato venticinque gol, nessuno come loro. Anche a centrocampo con Maita, lo stesso Schiavone nulla da eccepire. In difesa, nonostante abbiano subito pochi gol, c’è qualcosa da smussare e da essere più precisi. Mister Vivarini è talmente preparato ed è maniacale nella cura dei dettagli, che non sono io a doverlo consigliare, e sono sicuro che troveranno i giusti accorgimenti in vista dello sprint finale”.

Il tuo sogno nel cassetto e chi conosci di questo Bari personalmente.

“Il sogno sicuramente sarebbe un giorno di poter lavorare nel Bari, la squadra di cui sono da sempre tifoso. Mi piacerebbe con le capacità acquisite e l’esperienza di poter avere una possibilità. Quanto a questo Bari, conosco molto bene e siamo amici fraterni con Vito Maurantonio. Conosco Antonello Ippedico, il responsabile del settore giovanile, Vito Pepe, sempre della società. Voglio spendere un pensiero di affetto e di stima su Diaw Doudou, il quale sta svolgendo un ottimo lavoro con l’Under 15 del Bari. Ho avuto Doudou all’Andria e si vedevano chiaramente le sue capacità. La considero una scommessa vinta e sono sicuro che calcherà grandi palcoscenici”.

Marco Iusco

 


Pubblicato il 11 Febbraio 2020

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio