Scambio di accuse nel centrodestra barese per la sconfitta
Neppure la soddisfazione, seppur magra, di aver strappato al centrosinistra la guida del Comune di Foggia, per una manciata di voti, riesce a lenire nel centrodestra pugliese la bruciante disfatta subita alle recenti amministrative baresi, con la pesante sconfitta del candidato sindaco Domenico Di Paola. Infatti, come era facilmente prevedibile, il dato delle comunali del capoluogo pugliese è quello che più fa discutere all’interno delle rispettive coalizioni. E ciò non soltanto perché Bari è stato il centro più popoloso della Puglia e dell’Italia meridionale interessato dalle recenti votazioni amministrative, ma soprattutto perché in passato l’esito della consultazione amministrativa del capoluogo pugliese ha condizionato, quasi sempre, le scelte e le sorti delle successive elezioni regionali. Quindi, non è da escludere che anche questa volta possa accadere la stessa cosa, per cui le regionali del prossimo anno potrebbero già ora aver subito una seria ipoteca dal recente risultato delle comunali baresi. Difatti, mentre nel centrosinistra si gioisce per l’importante vittoria di Decaro e si pensa già a come poter capitalizzare il successo ottenuto a Bari per le regionali del 2015, nel centrodestra, invece, sembra profilarsi una resa dei conti sia tra Forza Italia ed Ncd, sia all’interno dello stesso partito di Silvio Berlusconi che in Puglia è controllato quasi totalmente dal salentino Raffaele Fitto. Infatti, in Forza Italia l’ex coordinatore delle forze di opposizione al Comune di Bari, Ninni Cea, ed il consigliere più suffragato della lista alle recenti amministrative, Pasquale Finocchio, hanno già puntano il dito contro il vice coordinatore pugliese del partito, il barese Antonio Disatso, ed il coordinatore cittadino, Luigi D’Ambrosio Lettieri, per alcune scelte, evidentemente sbagliate, che hanno provocato la terza sconfitta consecutiva del centrodestra al Comune di Bari. Ma lo scontro più acceso nel centrodestra è sicuramente quello che si sta profilando tra i rappresentanti locali di Ncd ed i responsabili baresi di Fi, visto che i primi addebitano interamente ai secondi il recente insuccesso barese di Di Paola e dell’intera coalizione che lo sosteneva. Infatti, uno dei primi ad intervenire, per surriscaldare il clima politico all’interno della coalizione barese del centrodestra dopo il ballottaggio di domenica scorsa, è Costantino Monteleone, già capogruppo al Comune dell’ex Pdl ed ora portavoce barese del Ncd, che in una nota diffusa ieri afferma: “Le dichiarazioni del senatore D’Ambrosio Lettieri, apparse sulla stampa a commento dell’esito delle elezioni amministrative baresi, dimostrano ancora una volta come per noi del Nuovo Centrodestra sia stato difficile condividere un percorso e un progetto con chi in realtà non ha mai voluto condividere alcunché”. E, continuando, il portavoce di Ncd precisa: “Il coordinatore cittadino di Forza Italia per l’ennesima volta vuol vedere la pagliuzza negli occhi degli altri, ma non si accorge della trave negli occhi di una classe dirigente, quella che ‘guida’ il suo partito a livello regionale e locale, che ha colpe ben precise nella sconfitta del centrodestra a Bari e del candidato sindaco Mimmo Di Paola”. Una sconfitta, per la verità, prevista ed annunciata da alcuni responsabili locali del Ncd in tempi non sospetti, poiché temevano che certi metodi adottati all’interno della coalizione non erano stati da loro condivisi. Infatti, non a caso nella nota Monteleone ricorda: “A noi di Ncd sono state chiuse le porte in faccia sulle primarie, sulla volontà di rinviare al dopo elezioni la scelta del vicesindaco, sui nomi dei candidati ai municipi. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti e stanno agitando in particolar modo proprio alcune delle personalità più rappresentative e di esperienza dell’ex Pdl, ora Forza Italia, della città di Bari”. Poi, sempre Monteleone, invita D’Ambrosio Lettieri a cercare i “colpevoli” della sconfitta in casa sua, oltre che a trarre “le dovute conseguenze con coraggio” avendo “sbagliato tutto”. Però, è quantomeno strano che il comunicato di Ncd non si limita ad addossare a Fi le responsabilità della sconfitta, ma vada oltre, invitando apertamente D’ambrosio Lettieri a trarre con coraggio quelle “conseguenze” di cui certo non compete la richiesta al rappresentante di un partito diverso da quello dell’interessato. Ma, probabilmente, nella coalizione barese di centrodestra la confusione è ancora forte, dopo la bruciante sconfitta, che a volte ci si dimentica che il Pdl non esiste più e che i rappresentati delle due forze politiche, Fi ed Ncd, nate dalla scissione del Pdl sono ora forze distinte e politicamente separate. Infatti, a Roma la prima sigla è all’opposizione e la seconda è nel governo. Particolare, quest’ultimo, forse non secondario anche ai fini delle paventate strategie perdenti e dell’eventuale caccia alle streghe per la sconfitta barese della coalizione di centrodestra.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 11 Giugno 2014