Cronaca

Scatta un’altra proroga per i contratti dei precari Asl

E’ arrivata la direttiva che centinaia e centinaia di precari nel campo della sanità regionale pugliese attendevano da tempo e, dunque, vanno finalmente rinnovati i contratti ai lavoratori che hanno già accumulato trentasei mesi di anzianità: ma anche quelli che ne hanno meno (qualche direttore ha interpretato la norma fissando l’asticella solo ed esclusivamente a trentasei mesi). Dopo la legge e la circolare, quindi, è giunta la direttiva impartita dall’assessora alla sanità pugliese Elena Gentile, gongola il segretario regionale del sindacato autonomo Unione dell’Impiego Pubblico e Privato (Usppi), Nicola Brescia. Ma la burocrazia ha i suoi tempi. I direttori generali delle Aziende sanitarie interessate, difatti, ora dovranno procedere con le proroghe dei contratti a tempo determinato, anche quando si tratti di lavoratori che hanno accumulato 36 mesi di lavoro nell’ultimo quinquennio. La Asl di Bari, per esempio, ha prorogato per altri otto mesi circa e precisamente fino al prossimo 31 dicembre i contratti che scadevano lo scorso 28 febbraio, contravvenendo a quanto stabilito il mese di luglio scorso. Quando, per capirci, si attivò lo scorrimento della graduatoria, lasciando per strada oltre cento infermieri, causando una pioggia di ricorsi alla magistratura. Il tema è particolarmente aggrovigliato. I lavoratori precari della pubblica amministrazione che abbiano superato i 36 mesi di attività possono essere avviati alla stabilizzazione : per loro è prevista una riserva di posti pari al 50% delle disponibilità nei concorsi (legge 125 del 2013). Non così per la sanità: in tale comparto, sarà un Dcpm (decreto del presidente del consiglio dei ministri) a fissare prossimamente il percorso di stabilizzazione. Per questa ragione, una circolare del sottosegretario Fadda, nei mesi scorsi, ha invitato le Regioni e le Asl a procedere con le proroghe, in attesa del Dpcm. E nella stessa direzione è stata approvata una norma di legge pugliese(inserita nel bilancio della Regione per il 2014). La Regione è pronta a far partire la prime delle tre tranche di assunzioni dopo il severo piano di rientro: si tratta di 800 reclutamenti, in tutto se ne prevedono 2.400. Sono già stati accantonati circa 40 milioni di risparmi sull’annualità 2012 e si provvederà con quelli. A maggio, appurati i risparmi sul 2013, si potrà avviare la seconda tranche (altri 800 assunti). L’ultima tranche arriverà nel 2015, con i risparmi dell’anno in corso. Solo a quel punto si potrà dire soddisfatta la richiesta avanzata dalla Regione di sbloccare le assunzioni, tenute sotto chiave per non far saltare i conti. Intanto, parti sociali e organizzazioni sindacali non stanno certo con le mani in mano, con l’Usppi tornata in prima linea a compulsare in maniera molto forte la giunta regionale guidata da Nichi Vendola ed Elena Gentile a tenere conto delle sorti dei medici destabilizzati, prima assunti e poi licenziati a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 5 Marzo 2014

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