Scettici e creduloni: la pantera divide ancora
Adesso la fantomatica pantera si aggira alle porte del capoluogo (l’hanno avvistata nei pressi del Di Venere). Come nella storia del monello improvvido che si divertiva a spaventare compaesani gonzi gridando ‘al lupo!’ e poi finito per primo nelle fauci dell’animale, chissà che davvero non sia la volta buona. Ma gli scettici continuano a scuotere il capo: Quando non è roba di mitomani o burloni, allora bisogna considerare il caso dell’abbaglio. In effetti, insegnano gli psicologi, la memoria dei testimoni oculari, specie in relazione a eventi inattesi e di breve durata, tende ad ‘arricchirsi’ di ciò che un pregresso psicotico e sommerso è pronto ad offrire, specie quando gli eventi si collocano in un generale clima d’allarme e incline al sensazionalismo. Restando alla Puglia, il possibile abbaglio della pantera avrebbe precedenti clamorosi. Ai primi di dicembre del 1996 in un casolare nelle campagne di Salve, furono trovati i cadaveri di un cane, di un gatto e di quindici galline. Le vittime, che presentavano tutte tre piccoli fori allineati ora sul collo, ora sul corpo, non erano dissanguate completamente e non presentavano il rigor mortis benché la morte risalisse a molte ore prima. In un altro casolare a distanza di un chilometro, un’altra scena allarmante : quindici galline morte con le stesse modalità di cui sopra, in più ricoperte da una sostanza verde gelatinosa. Ad accrescere il mistero, graffi profondi su alcuni tronchi, un tralcio di vite ‘divorato’ e una rete metallica tranciata di netto (la rete difendeva una piccola finestra posta a 1,5 metri d’altezza). Nel novembre del 2001, nell’agro fra Galatone e Poggiardo, altri misteriosi sgozzamenti a danno di polli, tacchini e struzzi da allevamento. E si parlò di Chupacabra, una creatura mostruosa che si vuole abiti alcune zone delle Americhe dove vive nutrendosi del sangue di animali da cortile, capre in particolare, di qui il nome (succhia-capre). Nel febbraio del 1974 nelle contrade Ciaccia e Casiglio nell’agro di Rutigliano furono rinvenuti diversi cani sbranati. Il terreno di presentava cosparso di pesanti orme animalesche che conducevano ad alcune case coloniche abbandonate. Testimoni parlarono di una bestia enorme, delle sembianze di un orso bruno. Il mostro per di più ululava… E si parlò di lupo mannaro. Nel 2004 nei dintorni di Noci si diffuse l’allarme: ‘qualcosa’ girava sbranando puledri, asini e vitelli. Sulla base dei primi, confusi avvistamenti prese vita la voce di una jena Battute di caccia organizzate da Carabinieri, uomini della Forestale e Rangers dello Zoosafari di Fasano non approdarono a nulla. Nel 2014, al rione Casale di Brindisi un cinquantenne, poi giudicato ‘testimone attendibile’ dalle Forze dell’Ordine, allertò queste per aver scorto dalla finestra della sua abitazione una tigre in libertà per strada… Anche questa volta le ricerche si rivelarono improduttive.
Italo Interesse
Pubblicato il 25 Febbraio 2021