Cronaca

Schittulli: “L’olio è la nostra ricchezza, salvaguardiamolo dagli abusi”

Efficienza produttiva, qualità ambientale e tutela della salute sono gli obiettivi principali del programma che Assoproli sta realizzando al fianco della Regione Puglia, della Provincia di Bari e della Provincia di Bat. Si tratta di un programma incentrato sul monitoraggio della mosca delle olive e che consentirà di comprendere il danno causato ad uno dei prodotti più importanti per la nostra economia. Assoproli, insieme all’osservatorio fitosanitario della Regione, punta al miglioramento della qualità sotto il profilo dell’igiene e della salubrità, nonché al miglioramento del prodotto da un punto di vista qualitativo, con la riduzione dei trattamenti chimici e fitosanitari. “Ho da sempre sostenuto che il rilancio della nostra terra è legato a tre aspetti fondamentali: l’agricoltura, il turismo destagionalizzato e le infrastrutture. Nel campo dell’agricoltura – ha sostenuto il Presidente della Provincia, Francesco Schittulli – spicca la produzione dell’oro verde, dell’olio extra vergine d’oliva. Proprio in virtù di questo, è necessario allertare le istituzioni sulla facile importazione ed imparare a commerciare e ad esportare il nostro prodotto”. L’ulivo, dunque, rappresenta la maggiore ricchezza in termini ambientali, economici e sociali della Puglia ed in particolare della provincia di Bari e Bat. Non solo da un punto di vista occupazionale, ma anche da un punto di vista ambientale, poiché rappresenta un vero e proprio polmone verde del nostro territorio. Quindi, risulta necessario ed indispensabile averne cura e difenderlo dalle malattie e soprattutto dalla famigerata mosca delle olive. “Nonostante le esigue risorse economiche a disposizione, siamo ugualmente riusciti a realizzare un’importante sinergia con la Regione la Provincia di Bat, con lo scopo di salvaguardare l’ulivo, in linea con la green economy. Tre Enti diversi – ha dichiarato Davide Bellomo, Assessore all’Attuazione del Programma – sebbene di colori diversi, hanno trovato un accordo, al fine di difendere uno dei prodotti più importanti per il nostro territorio”. Questo progetto di monitoraggio si traduce in un articolato programma di controllo e di monitoraggio del principale patogeno dell’ulivo, fornendo agli olivicoltori un servizio in grado di combattere la mosca delle olive in modo efficace ed efficiente, poiché solo intervenendo al momento opportuno, è possibile ottenere un risparmio economico ed una maggiore produzione, soprattutto sana. Purtroppo, l’Unione Europea non ha più finanziato l’intervento di difesa dell’ulivo dalla letale mosca e le istituzioni del territorio si sono dovute fare carico di questa ulteriore spesa. “Non avere il supporto dell’Unione Europea è stato davvero un duro colpo per noi – ha affermato Francesco Guglielmi, presidente Assoproli Bari –  Siamo stati costretti a rivolgerci alle istituzioni del territorio e con loro abbiamo elaborato un programma di assistenza tecnica rivolta agli olivicoltori delle province di Bari e Bat e che si pone tre obiettivi fondamentali: efficienza, qualità e tutela della salute”. “E’ importante fornire al consumatore un olio salutare, con pochi residui e che faccia bene alla salute – ha poi dichiarato Antonio Guario, dirigente dell’osservatorio fitosanitario della Regione – Dunque, è indispensabile intervenire con trattamenti chimici, solo nel momento in cui la presenza della mosca è eccessiva e pericolosa per l’ulivo. Solo in tal modo è possibile produrre olio di qualità, nella tutela dell’ambiente”. Il programma è stato realizzato sulle aziende di maggiori dimensioni, in cinque differenti zone: sul litorale settentrionale, a Castel del Monte, a Bitonto, nell’entroterra barese e nel sud est barese. In tal modo, si è prestata assistenza a ben 180 aziende, per una superficie complessiva di 350 ettari. Questa è una grande partita, come ha sostenuto Francesco Caputo, Assessore all’Innovazione agricolo-aziendale ed è importante giocarla bene, al fine di ottenere uno sviluppo economico in un settore trainante della nostra economia.

 

Nicole Cascione


Pubblicato il 21 Settembre 2012

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