Cronaca

Schittulli verso l’investitura unitaria ma nel centrodestra c’è il problema delle primarie

 

Neppure i dirigenti pugliesi del partito di Silvio Berlusconi, dopo le recenti notizie romane di inasprimento dei rapporti politici tra Forza Italia ed Nuovo centrodestra, si aspettavano che gli “alfaniani” si esprimessero con favore alla candidatura del presidente uscente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, per la guida unitaria della coalizione di centrodestra in Puglia, alle prossime regionali. Infatti, i forzisti pugliesi con la convocazione di lunedì scorso pensavano solo di dare il via ad un incontro esplorativo dall’esito molto incerto, invece si sono trovati di fronte ad una piena convergenza del Ncd sul nome dell’oncologo barese e ad un’ampia apertura dell’Udc che fino a qualche giorno prima sembrava già essersi posizionata sul fronte opposto, a sostegno di Michele Emiliano, qualora fosse questo il nome del vincitore delle primarie di fine novembre e, quindi, del candidato di centrosinistra per la successione al governatore uscente Nichi Vendola. Pertanto è probabile che il prossimo lunedì, dopo la già fissata riunione di approfondimento tra le forze politiche presenti al tavolo del centrodestra pugliese di due giorni fa, la candidatura unitaria di Schittulli possa già essere ufficializzata, in modo da presentare il nome del candidato presidente del centrodestra per la Regione con circa un mese d’anticipo rispetto a quello del centrosinistra, che lo deciderà il 30 novembre prossimo con le primarie. Ma ora, se per il centrosinistra le primarie rappresentano lo scioglimento di un nodo, per il centrodestra pugliese rappresentano un problema da affrontare e sciogliere quanto prima nel migliore dei modi. Infatti, la scorsa estate erano stati i dirigenti pugliesi di Forza Italia ad annunciarle ed a fissare unilateralmente la data del 23 novembre per la consultazione ai gazebo, registrando da subito l’adesione sia dell’omonimo Movimento civico di Schittulli, sia del partito “Fratelli d’Italia”, ma non del Ncd che si era dichiarato invece propenso ad una scelta del nome da candidare alla guida della coalizione ad un tavolo romano dei partiti di centrodestra. Ma se il nome è Schittulli anche questa posizione del Ncd pugliese pare che non sia più un problema, visto che gli “alfaniani” sarebbero anche disposti a fare un passo indietro, come pure il promotore pugliese delle primarie di centrodestra, l’ex ministro forzista Raffaele Fitto, sarebbe disposto a cancellarle, qualora ci fosse una convergenza unitaria nelle fila del centrodestra pugliese sul nome da candidare alla guida della coalizione per le elezioni della primavera prossima. Insomma, introno al nome di Schittulli sembra che ci sia una schiarita per le regionali nel centrodestra in Puglia, dove finora alle problematiche locali tra le forze politiche del centrodestra si sono aggiunte quasi sempre quelle di natura nazionale tra Fi ed Ncd. Certo, qualche distinguo ancora resta, ma con la buona volontà di tutti è possibile che venga superato ed alla fine i conti quadrino intorno ad un nome condiviso. Distinguo che al momento riguardano, da un lato, i forzisti come il vice presidente del consiglio regionale, Nino Marmo, che si augura comunque un coinvolgimento dell’elettorato di centrodestra pugliese nella scelta del nome da presentare alla guida della coalizione e, dall’altro, gli “alfaniani” con i loro alleati della neo-nata formazione “Costituente popolare”, vale a dire l’Udc ed i ‘Popolari per l’Italia’ dell’ex ministro Mauro Mauri. Infatti, alle aspettative di Marmo ha risposto il coordinatore pugliese di Fi, il senatore Francesco Amoruso, che ha dichiarato: “Le gare nominalistiche non ci appassionano. A noi interessa predisporre un’agenda seria e concreta per il rilancio della Regione Puglia, costruendo una coalizione forte, coesa, di ampio respiro e alternativa alla sinistra”, precisando che  
“come Forza Italia stiamo compiendo esattamente questo lavoro”. Per poi, in conclusione, aggiunge: “Dopo, ed in tempi brevi, affronteremo la questione dei metodi per l’individuazione di un nome che possa rappresentarci alla guida della Puglia per vincere”. Mentre ai distinguo dell’Udc pugliese sulla scelta del candidato presidente di centrodestra per le regionali di primavera la risposta se la danno da soli gli stessi esponenti di partito che hanno partecipato insieme ad Ncd ed ai Popolari di Mauro all’incontro di lunedì scorso, quando hanno dichiarato che “Sulle alleanze e sul candidato presidente alla Regione Puglia il partito si riserva una decisione che sarà presa venerdì prossimo nel corso della Direzione regionale dell’Udc”. Dichiarazione, quest’ultima, ribadita dal capogruppo dell’Udc nell’Aula di via Capruzzi, Salvatore Negro, in una sua recente nota polemica con alcuni esponenti del Ncd pugliese ai quali, a proposito di alleanze per le regionali ha ricordato: Vadano dove li porta il cuore, ma non parlino a nome degli altri né tantomeno prendano decisioni anche per l’Udc. Se hanno già scelto la strada, noi faremo le nostre scelte in modo autonomo”. E quindi, stando così i fatti, è certo che ha decidere sul da farsi in Puglia per le regionali saranno quasi sicuramente, come sempre, i vertici romani dell’Udc. E ora, vale a dire, in sintonia con quelli nazionali dell’Ncd.       

Giuseppe Palella


Pubblicato il 22 Ottobre 2014

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