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Sconti dal 2 luglio: “Questi sarebbero saldi di fine stagione?”

Ma che saldi di fine stagione sarebbero, se dovessero davvero partire all’inizio di luglio, cioè quando la stagione estiva è cominciata da nemmeno quindici giorni? La Regione Puglia, difatti, ha fissato la data dei saldi estivi di quest’anno a partire dal primo sabato del mese di luglio per arrivare a metà settembre, ma ancora non s’è capito bene in base a quali criteri. “Prendiamo atto che si torna, su questo delicatissimo tema, a non provare neanche più ad ascoltare le associazioni di categoria la cui utilità, per la Regione Puglia, si è esaurita con la fase emergenziale del Covid quando gli organismi intermedi erano utili a mantenere il disagio sociale sotto i limiti della protesta”, ha già preso le distanze nei giorni scorsi Benny Campobasso, presidente Confesercenti/Puglia. Che ieri è tornato all’attacco vergando una missiva diretta all’assessore pugliese al commercio, Delli Noci. Nero su bianco, dunque, il responsabile dell’importante associazione di categoria ha preso atto pure delle difficoltà economiche che da oltre due anni affliggono le attività commerciali della nostra Regione. Difficoltà tutt’altro che superate o risolte, come dovrebbero sapere nelle stanze della politica e amministrazione regionale. <<Tantissime imprese, anche storiche, decidono quotidianamente di cessare la loro attività di vendita al dettaglio e, solo in alcuni casi, spostare risorse e capacità su altri settori meno mortificati dalla crisi pandemica ed energetica>>, si legge nero su bianco nella nota di Campobasso. Facendo pure riferimento a logiche di mercato incontrollabili che governano questi nuovi assetti, mentre a risentirne sono sicuramente le nostre Città che perdono, insieme alle vetrine, quella socialità possibile solo in strade ad alta densità commerciale. Insomma, molti esercenti sono ancora una volta molto perplessi rispetto alla prospettiva di dover rinunciare ad una importante parte di guadagni a causa dell’inizio dei saldi il 2 luglio. I saldi, ricorda Confesercenti, sono ‘svendite di fine stagione’ e bisognerebbe chiedersi come possa il primo sabato di luglio essere considerato “…la fine della stagione estiva”. Per quale motivo la merce appena acquistata dai rispettivi fornitori deve essere svenduta senza la benchè minima possibilità di una giusta ‘marginalità’ che consentirebbe di far fronte, ora più che mai, allo straordinario aumento dei costi di gestione? E chi non ha la memoria corta, ricorderà certamente che fino a qualche anno fa, i saldi estivi o di fine stagione – come normalmente venivano chiamati con cognizione di causa e di calendario…- non cominciavano mai prima del mese di agosto. A stagione calda davvero terminata, o quasi. Conclusione? L’attuale data di inizio saldi mette le attività commerciali nella forzata necessità di svendere anche la merce appena acquistata, con danni indicibili per chi vive di commercio in Puglia. Scontata, dunque, la richiesta all’assessore pugliese alle attività commerciali di rivedere, come già fatto l’anno precedente, la data di inizio delle ‘svendite di fine stagione’ posticipandole almeno alla fine di luglio.

Francesco De Martino


Pubblicato il 25 Giugno 2022

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