Cronaca

Scoppia la protesta a Lingue: aule troppo piccole e lezioni impossibili

Dopo qualche mese di tregua, dissotterrano nuovamente l’ascia di guerra gli studenti del sindacato studentesco presso la Facoltà di Lingue, a Bari. Infatti da ieri è ripresa, come hanno fatto sapere gli studenti dell’associazione “Link/Lingue”, la campagna che promuove, appunto, il rispetto dello studente e le sue condizioni come aspetti primari all’interno dell’Università del capoluogo. Così come si legge, del resto, nei primi volantini circolati e messaggi apparsi sui social, già nei giorni scorsi.  Tutto è nato a seguito delle numerose lamentele ricevute dai giovani rappresentanti sindacali  da numerosi loro colleghi studenti, lamentele dovute al sovraffollamento delle aule durante alcune lezioni. E così sono riapparse diverse problematiche a via Garruba, dopo che già all’inizio del precedente anno accademico s’era presentato il problema delle aule piccole e sovraffollate, costringendo molti ragazzi a seguire le lezioni in piedi o, addirittura in corridoio. Troppi gli iscritti, certo, ma c’era (e forse c’è ancora…) la questione della ressa e degli orari dei corsi sovrapposti. Dunque, aule troppo piccole per contenere il numero degli studenti iscritti, soprattutto al primo e secondo anno con corsi di lingua, per i quali la frequenza è tuttora obbligatoria. Ma Link/Lingue di Bari torna a denunciare la situazione “insostenibile” delle aule incapienti per il numero, appunto, dei corsisti. “È inaccettabile essere costretti a seguire le lezioni in queste condizioni – ha fatto sapere la coordinatrice del gruppo Link Francesca Caroli – perché vanno a danneggiare il percorso universitario di ogni studente oltre che il loro Diritto allo Studio. Vogliamo poter seguire le lezioni in maniera dignitosa e per questo chiediamo attenzione a questa problematica e un provvedimento immediato da parte dei vertici universitari.” Le problematiche sono diverse, tra cui va posto l’accento sullo scarso rispetto delle norme di sicurezza basilari, in quanto gli ingressi alle aule sono ostruiti dalla presenza di sedie, zaini, oggetti personali. Oltre – ovviamente -a un numero spropositato di studenti, limitando un eventuale flusso in caso di emergenza. Ma non è finita. Gli studenti presenti non riescono a seguire le lezioni in maniera adeguata, in quanto le superfici di appoggio (banchi e sedie) non sono sufficienti, per cui molti, alla fine, restano fuori dalla porta delle aule stesse. Uno spettacolo indecoroso, oltre che pericoloso per l’incolumità di tutti gli operatori universitari. Va detto anche che in casi estremi, appunto, il flusso di studenti arriva addirittura al di fuori delle aule, creando non pochi disagi allo studente il quale, oltre ad affrontare una situazione poco confortevole, in quanto non dispone di sedute, si ritrova a non poter seguire correttamente le lezioni a causa del brusio presente nei corridoi. Un vocio che copre inevitabilmente la voce del docente. Ed ora, dopo lamentele e denunce, si attendono i provvedimenti da parte dei vertici dell’Ateneo, senza aspettare che trascorra troppo altro tempo prima delle sessioni d’esame.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 10 Ottobre 2018

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