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Sede giudiziaria: i candidati si punzecchiano, ma nulla di concreto….che barba!

“Il mio avversario Mimmo Di Paola ormai ne combina una al giorno. Dopo la gaffe sugli ottanta euro, giudicati da lui, multimilionario, una “somma insignificante”, oggi finalmente è costretto a fare i conti con la sua sparata dei 3.000 posti di lavoro promessi con la Cittadella della Giustizia”, inizia l’attacco di Antonio Decaro al suo avversario candidato sindaco. Di Paola aveva infatti dichiarato che avrebbe sottoscritto il contratto con la Pizzarotti per dare lavoro ai baresi e far ripartire l’edilizia. Decaro non ha peli sulla lingua: “Ho già avuto modo di far notare a Di Paola che non poteva fare promesse su questioni sulle quali non tocca a lui decidere visto che questa soluzione non è praticabile secondo le regole di evidenza pubblica imposte dalle norme nazionali e dalle direttive europee. Oggi il suo slancio populistico viene smentito anche dalle conclusioni dell’Avvocato Generale dell’Unione Europea, Nils Wahl, che nella causa Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. contro Comune di Bari dà ragione all’Amministrazione sostenendo che l’eventuale affidamento del progetto della Cittadella alla ditta di Parma non rispetterebbe le regole di procedura e di trasparenza previste dalle norme europee sugli appalti e rimette la decisione ultima nella mani della Corte di giustizia Europea. Capisco la foga nel voler recuperare lo svantaggio –continua Decaro- ma mi risulta incomprensibile come si possa essere così pressappochisti e demagogici non tenendo conto che parlare di lavoro significa parlare della vita delle persone”. Nsomma, da parte sua Decaro ribadisce che il problema dell’edilizia giudiziaria può essere risolto nel lungo periodo trasferendo tutti gli Uffici negli spazi della Caserma Briscese, ottimale sia dal punto di vista logistico, sia da quello strutturale; e nell’immediato tamponando l’emergenza con il trasferimento degli uffici del Giudice di Pace, del Tribunale dei Minori e degli Archivi Giudiziari all’interno degli immobili comunali che saranno realizzati tra il Lungomare Vittorio Veneto e Via Brigata Regina grazie all’accordo di programma siglato sull’area ferrotranviaria. Sarà possibile già nei primi cento giorni del mio mandato pubblicare il relativo bando per un “contratto di disponibilità”. Inomma, Decaro se ne esce anche lui con una personalissima proposta, tutta nuova di zecca. Ed anche se il rischio e’ che facciano la stessa fine degli arcipelaghi, ex caserme miliari, direzionali e quant’altro inventato di sana pianta dal suo predecessore Emiliano, finito tutto nel libro delle pie illusioni (per non dire nel cestino della spazzatura…) Decaro ha anche voglia di promettere, di fronte alle chiacchiere e agli annunci roboanti, di voler “”…lavorare per proporre soluzioni fattibili e intelligenti. È questo ciò che si aspettano i baresi da chi si candida a governare la città”. Immediata la replica di Domenico Di Paola: “Come al solito Decaro sposta l’attenzione dal tema vero. Io voglio sapere da lui, se nel caso fosse possibile farla, la vuole la cittadella o non la vuole ? Decaro non governa la questione. È facile dire realizzeremo la cittadella nella caserma Briscese, ancor più facile e’ dire che il problema “può’ essere risolto nel lungo periodo” , che è’ come dire  ” non ve lo posso /voglio risolvere”.Vorrei sapere da colui che ha amministrato la città in questi anni, e visto che ha sempre così tanti numeri da sciorinare e sempre tante soluzioni concrete, come mai non ha pensato prima ne’ lui ne’ l’amministrazione che lo rappresenta ad una soluzione fattibile per la cittadella della giustizia? E come mai, lui che è’ il campione delle coperture non ha mai trovato in questi anni le coperture necessarie a realizzare una soluzione alternativa a quella della Pizzarotti e si ricorda solo oggi, in campagna elettorale, di dare una risposta alla quale neppure lui crede. Perché  non mi dice con quali soldi adeguerà la caserma ad uffici giudiziari? Non è dando nomi e numeri che si incantano i baresi. Bari non si può più accontentare”. E la sede unica della giustizia a Bari resterà pia illusione per chissà quanti altri anni….

 

Antonio De Luigi 


Pubblicato il 17 Maggio 2014

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