Sei gennaio, Epifania del Signore
Le differenze tra il rito cattolico nella tradizione latina e in quella bizantina. A colloquio con Padre Antonio Calisi, diacono cattolico di rito bizantino, teologo e noto iconografo cattolico
Il sei gennaio, la Chiesa cattolica celebra l’importante solennità della Epifania del Signore. Ma quali sono le differenze tra il rito cattolico nella tradizione latina e in quella bizantina? Lo chiediamo in questa intervista a Padre Antonio Calisi, diacono cattolico di rito bizantino, teologo e noto iconografo cattolico.
Padre Calisi, quali sono le principali differenze tra la celebrazione della Epifania nella tradizione latina e in quella bizantina?
“Nel contesto della celebrazione dell’Epifania, festeggiata il 6 gennaio, le tradizioni latina e bizantina offrono prospettive proprie che riflettono le diverse enfasi teologiche e liturgiche. Nella tradizione latina, l’Epifania è principalmente commemorata come l’incontro dei Magi con Gesù bambino. Questo evento, descritto nel Vangelo di Matteo (Mt 2,1-12), rappresenta la rivelazione di Cristo ai popoli gentili, simboleggiata dalla visita dei sapienti d’Oriente. La celebrazione della Messa include la lettura del Vangelo che racconta l’episodio dei Magi e l’offerta dei loro doni: oro, incenso e mirra, che rappresentano rispettivamente la regalità, la divinità e l’umanità di Cristo. L’accento è posto sulla manifestazione di Gesù come Re e Salvatore ai pagani. Nella Tradizione Bizantina l’accento è posto sulla manifestazione Trinitaria nel battesimo di Gesù nel fiume Giordano. Questo evento, che si trova nei Vangeli sinottici, è considerato un momento fondamentale per comprendere l’identità divina di Cristo. La celebrazione sottolinea la presenza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, rivelando la natura trinitaria di Dio. Al momento del battesimo, si ode la voce del Padre, il Figlio è presente nell’acqua e lo Spirito Santo scende in forma di colomba. Entrambe le celebrazioni, sebbene diverse, invitano i fedeli a riflettere sulla grandezza della rivelazione divina e sull’importanza della fede cristiana nella storia della salvezza”.
Qual è il significato della Festa della Teofania nella Tradizione Bizantina e come viene celebrata?
“La festa della Teofania, celebrata con grande solennità nella tradizione bizantina, è un momento di profonda rivelazione e manifestazione divina. Come ho già detto, essa ricorda il battesimo di nostro Signore Gesù Cristo nel fiume Giordano, un evento che segna l’inizio della sua missione salvifica e la rivelazione della Santissima Trinità: il Padre si fa udire attraverso la voce che proclama: “Questi è il mio Figlio amato”, il Figlio, immerso nelle acque del Giordano, si identifica con l’umanità e la sua missione redentrice e lo Spirito Santo, che discende in forma di colomba, segna l’unione tra il cielo e la terra, rivelando la divinità di Cristo. In questo giorno la liturgia bizantina include la Grande Benedizione delle Acque, un rito centrale nella celebrazione della Teofania, che commemora il battesimo di Gesù nel Giordano. Questo momento liturgico è carico di significato teologico e spirituale, riflettendo la rivelazione divina e la purificazione dei fedeli dai peccati e la nuova vita in Cristo. I fedeli sono invitati a riflettere sulla loro vita e a cercare la riconciliazione con Dio. La benedizione delle acque segna un momento di rinnovamento spirituale, un invito a vivere una vita nuova, ispirata dalla grazia di Dio. Il rito della benedizione delle acque include preghiere solenni e canti, creando un’atmosfera di gioia e reverenza. Durante la celebrazione, l’acqua viene aspersa, simbolizzando la diffusione della grazia divina nel mondo e la chiamata alla santità per tutti i credenti”.
Qual è il significato teologico dell’icona bizantina del battesimo di Gesù nel Giordano e come rappresenta la rivelazione della Santissima Trinità?
“L’icona bizantina del battesimo di Gesù nel Giordano è una rappresentazione ricca di significato teologico, che invita alla contemplazione del mistero della Teofania, la rivelazione della Santissima Trinità. Il Padre è rappresentato in alto da una sfera celeste che simboleggia la voce divina che proclama l’identità di Gesù come Figlio. Gesù è raffigurato mentre è immerso nelle acque del Giordano, sottolineando la sua umiltà e la sua identificazione con l’umanità. Gesù, come “secondo Adamo”, viene rappresentato nudo, simboleggiando la bellezza dell’umanità incontaminata. Egli che è senza peccato, nel suo battesimo rende pura tutta la creazione. La Teofania segna l’inizio di una nuova creazione, in cui Cristo non solo ristabilisce l’umanità, ma adotta i credenti come eredi nel suo Regno. Lo Spirito Santo è rappresentato come una colomba che scende su Gesù, simboleggia la santificazione e l’approvazione divina. Il fiume Giordano segna la purificazione dell’umanità e la restaurazione della creazione nel momento in cui Gesù è in esso sommerso. Cristo nelle acque rappresenta la nuova nascita e la vita eterna. La presenza di Giovanni Battista è una manifestazione della preparazione divina dell’epifania di Cristo. Nella liturgia bizantina, Giovanni è venerato come la “voce che proclama la verità” mentre indica Gesù, esclamando: “Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo” (Giovanni 1, 29). Il gesto della mano sottolinea il ruolo di Giovanni come testimone della rivelazione divina. Egli non cerca la gloria personale, ma dirige l’attenzione verso Cristo, vero Sole di Giustizia. Gli angeli, posti ai lati del battesimo, non solo assistono, ma anche annunciano la presenza della Santissima Trinità in questo evento fondamentale nella vita di Cristo. Essi si ergono come guardiani della divina epifania, testimoniando il momento in cui il Verbo si immerge nelle acque del Giordano. La loro presenza è un richiamo alla “corte celeste”, che si rallegra per la rivelazione del Figlio di Dio. L’icona bizantina del battesimo di Gesù nel Giordano è un potente strumento di catechesi e contemplazione. Essa invita i fedeli a riflettere sulla rivelazione trinitaria e sulla missione redentrice di Cristo”
Pubblicato il 4 Gennaio 2025