Cronaca

Sempre i soliti problemi, tra ‘chianche’ sconnesse e allarme igienico sanitario

Il circolo Acli – Dalfino, lancia l’ennesimo segnale d’allarme per quanto riguarda la situazione delle chianche nere, quelle laviche sconnesse in più parti all’interno della Città vecchia. La situazione diventa sempre più grave, denuncia l’ex consigliere comunale Michele Fanelli, in tante strade come via Boemondo, in P.zza Chiurlia, Piazza Federico II di Svevia e tante altre dove le chianche sono diventate un vero e proprio “percorso di guerra”. Un percorso che miete vittime innocenti ogni santo giorno. Fanelli non le manda a dire in forma lieve: <<Purtroppo questo problema sembra proprio non interessare a nessuno, né all’Assessore competente e né al Municipio, mentre la gente cade, si fa male, e si ricorre anche ad assistenza e spese sanitarie. Ancora, quando si aprirà il giardino nell’ex Genio Civile, visto che è stato dato dal Ministero al Comune per ospitare le giostrine dei bambini che attualmente sono collocate nel parcheggio di Piazza Santa Chiara? Prima che scoppi il caldo chiediamo una disinfestazione ed una derattizzazione specie per gli scoli di fogna, dove a riguardo chiediamo che sia posta della calce bianca e la messa in opera dei bagnotti pubblici, per venire incontro alle esigenze drammatiche, dei tanti turisti che vivono delle vere e proprie esigenze. Sempre più sbilenche, dissestate e pericolose le care, vecchie ‘chianche e basolati’ della Città vecchia ed è per questo che si aspettano i lavori di risistemazione>>. E così, a tornare dopo pochi mes sull’argomento è l’ex consigliere e presidente del Circolo Acli/Dalfino Michele Fanelli. <<Quello che è accaduto in P.zza Odegitria, vicino alla Cattedrale, alla fine dell’anno scorso è frutto di tutto quello che abbiamo denunciato nell’ultima assemblea tenutasi il 28 novembre 2017 alla Scuola Media “S. Nicola” (sempre a Bari vecchia) alla presenza del Sindaco. Piazza Cattedrale, ritornata ad essere un parcheggio pubblico, visto che il ‘pilomat’ è quasi sempre rotto e senza la presenza in loco dei Vigili Urbani che dovrebbero presiedere la Piazza, è la totale prova di quello altre volte denunciato: un totale abbandono in cui versano sia la Piazza della Cattedrale e molte strade e piazze della Città vecchia, perché manca sia la corrente manutenzione e sia gli interventi di emergenza segnalati dai Cittadini e dalle Associazioni dell’antico territorio di Bari>>, ripete Fanelli. E vista la gravità della situazione delle chianche sconnesse, lui stesso ha chiamato più volte gli Uffici competenti e alla fine dal Comune hanno promesso che sarebbero intervenuti coi lavori urgenti il più presto possibile: sono trascorsi mesi e mesi, anzi anni e purtroppo non è accaduto assolutamente nulla! L’unica cosa che accade è che continuano a cadere i poveri cittadini>>. La questione della risistemazione delle chianche e basolati della Città vecchia è, dunque, grave e urgente perché a causa del loro dissesto, come dice ancora Michele Fanelli, <<…miete vittime quotidiane>>. Ma, quello che fa rabbia è che queste grida di allarme dei cittadini inermi, invece di essere accolti come partecipazione di una cittadinanza attiva, sono totalmente ignorate. <<Fa ancora più rabbia, oltre a quella del Comune, la totale assenza del 1° Municipio, a cui è preposta detta azione che stare accanto ai problemi dei Cittadini, Noi invece abbiamo un Municipio “ombra”, composto da cittadini che si occupano del territorio gratuitamente. Queste segnalazioni –chiarisce ancora Fanelli – vengono disattese perché il vero problema è stato ed è sempre lo stesso, la Città vecchia con i suoi residenti “barivecchiani” vengono sempre e solo ignorati: le loro richieste disattese, mentre se arrivano richieste “dall’alto ceto” e che risiedono nella zona globalizzata della Città vecchia, quello che chiamano invece Borgo Murattiano, vengono subito accolti. E sapete perché? Ma perché è gente che conta. Tutto ciò è offensivo e vergognoso, caro Signor Sindaco che prima di pensare ai turisti, pensi a quei nostri cittadini che vivono e detengono la memoria storica. E che sono la “carta d’ingresso” di Bari, azione attrattiva e turistica in questa città.>>. Sperando che le richieste vengano esaudite e si faccia finalmente prevenzione in questa città, l’unica efficienza appare quella repressiva. E cioè quella di fare contravvenzioni, lì per il buon Michele Fanelli il Comune è sen’altro efficiente, penalizzando il cittadino. Ma scusate tanto, chi punisce il Comune-ente pubblico, quand’esso è totalmente assente e inadempiente?>> Che domande….

 

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 31 Maggio 2018

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio