Cronaca

Sempre più soli e abbandonati i migranti relegati nella tendopoli ex-Set

Sono trascorsi quasi due mesi da quando, con una ordinanza di sgombero firmata dal Comune e dalla Prefettura di Bari, c’è stato il trasferimento quasi coatto per circa 150 persone dalla Casa del rifugiato sul lungomare all’interno dell’edificio ex-Set, dove ora stazionano in tende blu della Regione Puglia e con la bandiera dell’Unione Europea. Una situazione che dopo i primi ‘boatos’ su giornali e tv locali, con tanto di fumate nere dei residenti spaventati dalla presenza dei migranti, è passata nel dimenticatoio. Ma adesso, dopo che sono intervenute le Istituzioni, torna a galla la situazione di vita, rispetto a quella presente nella Casa del rifugiato, che per gli ospiti della tendopoli ai margini del rione Libertà pare parecchio peggiorata. <>, si sfogano i migranti che si sentono abbandonati da tutti, enti ed Istituzioni in primis. Alla Casa del rifugiato infatti, quando sono entrati, non c’era nulla; ma dopo qualche settimana con lavori di carpenteria, gli ex ospiti hanno creato delle stanze confortevoli, dove vivevano in due o tre persone. Vivevamo con maggiore serenità, senza tensioni tra di noi e con meno problemi di adesso, come ricordano loro stessi. <>. Insomma, a Bari Comune, ma anche Regione, Prefettura e Questura sono in ritardo su tutto, a partire dalla concessione della la residenza, anche attraverso l’utilizzo dell’indirizzo virtuale via città di Bari. A molti di loro sta scadendo il permesso di soggiorno, <<…e se non riceviamo la residenza non possiamo rinnovarlo e rischiamo di diventare irregolari per la legge italiana. Vogliamo vivere regolarmente per trovare un lavoro regolare. Vogliamo sapere a chi rivolgerci quando ci ammaliamo. Non possiamo andare sempre all'ospedale. Vorremmo sapere come ricevere un'assistenza socio-sanitaria. Ci avevano detto che le tende erano una sistemazione temporanea e di emergenza, ma al momento non conosciamo ancora per quanto tempo rimarremo qui e non sappiamo dove andremo. Ormai è quasi un anno che proponiamo di recuperare e fare dei lavori all'interno di un edificio abbandonato del Comune, ma nessuno ci dà delle risposte. Abbiamo letto e ci hanno raccontato che a Roma, ma anche nel resto dell'Italia i soldi per gli immigrati vengono rubati e non dati direttamente a chi ne ha diritto. Perché succede questo? Perché quei soldi non vengono utilizzati per l'accoglienza, come ci spetta?>> Per tutte queste ragioni migranti e rifugiati di stanza nella tendopoli del rione Libertà hanno organizzato una manifestazione un mese fa per incontrare insieme i rappresentanti del rappresentante del Governo nelle luccicanti sale della Prefettura e del Comune di Bari e, magari, ricevere risposte precise alle loro istanze e non le solite, stolte promesse da dare in pasto ad un’opinione pubblica sempre più distratta e stordita…ed è finita proprio così.

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 7 Febbraio 2015

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