Cultura e Spettacoli

“Senza la Resurrezione la nostra fede cristiana sarebbe vana”

“Senza la Pasqua e la resurrezione sarebbe vana la nostra fede cristiana”: citando san Paolo, Monsignor Ciro Fanelli di Lucera, oggi vescovo a Melfi, commenta così il triduo Pasquale che oggi inizia. La Settimana Santa per i credenti è quella più importante di tutto l’ anno liturgico e col Giovedì Santo si inizia quello che comunemente si definisce il Triduo Pasquale. Per capirne di più abbiamo intervistato Monsignor Ciro Fanelli, lucerino, vescovo di Melfi in Basilicata.

Partiamo dalla Settimana Santa: che cosa rappresenta?

“Da credenti è il momento più importante e centrale dell’anno liturgico. In essa riviviamo i misteri della vita di Gesù, della sua passione, morte e resurrezione. E’ il sigillo a tutto e senza di essa tutto il resto sarebbe vano”

In America Latina la chiamano Settimana Major, settimana maggiore…

“Hanno perfettamente ragione. Liturgicamente e teologicamente è proprio così. Il modo più corretto e fedele di viverla è quello di entrare nello spirito di amore e servizio di Gesù”.

Partiamo da oggi, Giovedì Santo, primo giorno del Triduo. Che cosa si celebra?

“Al mattino nelle diocesi, ma è fuori dal Triduo, in Cattedrale il vescovo in quella che si chiama messa crismale, benedice gli oli. In serata si svolge il primo vero rito, ossia la messa della cena del Signore nella quale si ha il rito delle lavanda dei piedi. In questa messa ricordiamo tre cose: l’ istituzione del sacramento dell’ eucarestia, la creazione del ministero del sacerdozio e il comandamento dell’ amore. Gesù infatti lava i piedi agli Apostoli ricordando l’ amatevi come Io ho amato voi. Da un punto di vista liturgico il celebrante ripete quanto è scritto nel Vangelo e si cinge i fianchi con un asciugatoio”.

Poi il Venerdì Santo…

“In questa giornata non si celebra messa, ma si tiene l’ azione liturgica dell’ adorazione della Croce o della Passione. Ci fermiamo tutti in adorazione davanti al Signore messo sulla croce aspettando la sua resurrezione. Il Venerdì Santo è una delle due giornate in tutto l’ anno liturgico nelle quali la Chiesa non dice messa”.

Sabato Santo…

” E’ la giornata del grande silenzio, rotto solo la notte dal mistero della Resurrezione. La notte o anche la sera come messa vespertina, celebriamo il grande mistero della Resurrezione. Sant’ Agostino definiva questa la Veglia di tutte le Veglie ed è vero: in essa passiamo dalla corruzione del peccato alla liberazione, dalla morte alla vita. Se non ci fosse la Pasqua, tutto il resto non avrebbe alcun senso. Ecco perchè questo è il momento più importante di tutto l’anno liturgico”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 14 Aprile 2022

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