Cultura e Spettacoli

Senza piume si vola lo stesso

 

Con quale piacere si rincontra adulta e realizzata una persona in cui si sia creduto durante la sua infanzia e da quei giorni mai più rivista. La stessa cosa ci è capitata con ‘Senza Piume’, spettacolo dell’omonima Associazione Culturale che martedì sera, nella chiesa del Cappuccini di Giovinazzo, ha inaugurato Inondazioni Festival. Lasciata a suo tempo una cosa in fasce, ancora un po’ acerba ma dalle grandi potenzialità, l’abbiamo ritrovata sicura di sé, quasi irresistibile. E per i tanti che assistevano allo stesso spettacolo per la prima volta, quale bella sorpresa questa storia fresca e tenera, formativa e originalissima, che su bimbi e adulti scende benefica come una carezza contro le brutture di un mondo imbarbarito. Un lavoro diretto da Damiano Nirchio e dallo stesso interpretato con Annamaria De Giorgio, Tea Primiterra e Mirko Lodedo, quest’ultimo anche nei panni di compositore ed esecutore. ‘Senza piume’ è arte scenica che omaggia il cinema muto. Lo fa adesso con superiore maturità, sempre senza parole, lasciando che le stesse scorrano su pannelli avvolgibili e scricchiolanti, mentre un pianoforte a vista  illustra ogni scena, proprio come si faceva agli albori della settima arte. Il racconto, che sembra ambientato sulla pista di un circo, avrebbe strappato applausi non solo a Rodari, Collodi e Charlie Chaplin, ma pure a Miguel de Cervantes e ad Alda Merini. Tirare in mezzo l’autore di Don Chisciotte e la più grande poetessa italiana è ragionevole. Nel povero matto che sogna di volare e che nello splendido finale ‘evapora’ in un letto di piume è ravvisabile il cavaliere della Mancia in lotta contro i mulini a vento. E la poesia della Merini non omaggia un’umanità sbrigativamente emarginata tra elettrochoc e cocktail farmaceutici? Tenerezze d’amore, cadenze da comica on the road, tocchi ludici e colori picareschi ‘condiscono’ un allestimento che ha toccato il cuore a tutti. Davvero caloroso l’applauso che a spettacolo finito il folto pubblico ha tributato a Nirchio e compagni. – Stasera intanto il festival si chiude con tre spettacoli che, tempo permettendo, si terranno nel borgo antico (in caso di pioggia le manifestazioni avranno luogo nella sala teatro del Convento dei Frati Cappuccini). Alle ore 21 l’appuntamento per grandi e piccini è in via Gelso con ‘Ai miei tempi’, di Kubiza Teatro. Contemporaneamente, in vico Sagarriga andrà in scena ‘Rita’. Gran finale in Piazza del Meschino alle 22,15 con ‘Soliloquy!’, spettacolo di teatro danza della compagnia Resextensa, di Elisa Barucchieri. In esposizione, opere dei pittori Elio Mascolo e Gianni Valletta.

Italo Interesse

 

   


Pubblicato il 4 Settembre 2014

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