Sergio Vespertino raccoglie applausi senza risparmio
Per il secondo appuntamento della rassegna Actor, all’interno del Festival Multidisciplinare Maschere D’Olivo
Una vitalità prorompente, un sicurissimo mestiere, una fantasia, un’intelligenza, una vis comica e una capacità d’osservazione ragguardevoli, infine la giovialità fanno di Sergio Vespertino un interprete tra i migliori in circolazione in Italia. Ciò è noto da tempo al pubblico del Nuovo Abeliano, dove il comico siciliano è di casa. Sicché forte era l’attesa nell’ultimo fine settimana per ‘Il Signor Vattelapesca’, ultima produzione Agricantus che vede Vespertino unico protagonista, con la sola compagnia di Pier Paolo Petta alla chitarra ; lo spettacolo è stato inserito nella rassegna Actor, nell’ambito del Festival Multidisciplinare Maschere D’Olivo. Ora, si sa com’è, quando crescente, l’attesa può finire con l’andare delusa. Così non è stato. ‘Il signor Vattelapesca’, lavoro che vede un interprete in stato di grazia, è certamente lo spettacolo più bello portato da Vespertino all’Abeliano. Tra i numerosi punti di forza di questa applauditissima messinscena va certamente messo in conto l’intelligente utilizzo dello spazio scenico. Vespertino, dicevamo è solo in scena (Petta a parte). Non dispone di fondali, proiezioni, fumi, registrazioni o raggi laser. Però dispone di una sedia… Una cosa da niente ? E mica tanto. Perché la sua è una sedia vagabonda, non sta mai ferma, dovendo assecondare i vertiginosi saliscendi umorali del lungo monologo, per cui viene spostata (anche con energia) ora qua, ora là, nel rispetto di una calibratissima mappatura-luci. Non bastasse, Vespertino ora vi siede, ora vi sale in piedi, in altri momenti si accoccola sulla spalliera… Tanto scongiura quella staticità che resta il nemico numero uno anche del miglior monologo. Insomma, tra il senso ‘tattico’ di un’umile sedia e la simpatia di Petta, Vespertino parte bene. Forte di tanto supporto, può così dare fondo alla sua cornucopia. E il pubblico è servito. E’ servito perché nel Signor Vattelapesca si riconosce, e per esso parteggia con passione. Infatti l’uomo-qualunque di Vespertino non è grigio. Ha l’animo del poeta. Per quanto la famiglia, l’ambiente di lavoro e l’omologazione del prossimo lo soffochino, egli rimane ‘uccelletto’, perciò si libra e guarda le cose dall’alto. La visuale non è delle migliori : Ugualmente meschinità, cattiveria e dissennatezza non lo esacerbano. Al contrario, Vattelapesca resta lieto, anche un po’ candido. E volge all’umana debolezza uno sguardo benevolo, arguto e ridanciano, soprattutto sempre assolutorio. La comicità di Vespertino non suona mai ‘cattiva’, il che fa da valore aggiunto al suo talento. – Prossimo appuntamento al nuovo Abeliano, domenica 27 ottobre alle 18:00 con ‘Peter Pan’, una produzione Molino d’Arte inserita nella rassegna ‘A teatro con mamma e papà’. (foto di Vincenzo Zaffuto)
Italo Interesse
Pubblicato il 23 Ottobre 2024