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Servirail: ultimo giorno di lavoro, 12 dicembre pv…..

Parlano i dipendenti della ‘Servirail’, ex Wagons Lits, adesso quasi in chiusura per cessazione  attività dopo circa 140 anni  in seguito a dei continui tagli che Trenitalia sta effettuando per i treni notte e siamo 450 in Italia di cui 45 a Bari. Ci sono state delle manifestazioni attive nella sede di TRENITALIA nei giorni 20, 21, 24 ottobre senza aver  scosso minimamente il cuore dei vertici di questa azienda nonostante l´intervento del ministro Matteoli e di altre esponenti politici oltre ovviamente a tutte le organizzazioni sindacali. Non ci sentiamo lavoratori  “dell’indotto”  ma  ferrovieri, quelli che svolgono servizio su vetture di loro proprietà, lavorano e collaborano con i “veri ferrovieri”, che hanno la stessa divisa, gli stessi strumenti tecnologici, lo stesso contratto, che sono in grado di svolgere le loro stesse mansioni ma “segnati da una lettera di licenziamento”. Perchè ci licenziano, si arrabbia Michele Nitti, se hanno bisogno di risorse umane come enunciato su alcuni articoli web? Alcune volte i treni a carattere nazionale vengono cancellati o soppressi proprio per la mancanza di personale. Spaventa difatti la cinica indifferenza dell´Ing. Moretti di fronte a gli svariati lavoratori che perderanno  il lavoro dal prossimo 11 dicembre grazie alla sua “politica industriale. Intanto in Francia fanno nuove assunzioni ed in Italia mettiamo le gente in mezzo ad una strada. Già………… investiamo in Europa e smantelliamo in Italia. Alla faccia delle Ferrovie dello Stato … da poco anche “Italiane”, forse solo nel logo. Ovviamente il disegno di Moretti è evidente, quello di chiudere un segmento definito passivo ma non fallito,  perchè attraverso dei sondaggi emerge che il treno notturno definito “sociale” è utilizzato da tutti e risulta comodo ed ancora confortevole nonostante sia stato  boicottato con la scarsa manutenzione  e l’inibizione delle vendite dei posti nelle carrozze letto. Tutto ciò è accaduto per tutta l’estate quando appunto si spostava la maggior parte della clientela per le vacanze e ancor peggio  dal 5 ottobre 2011 con la definitiva eliminazione di alcune carrozze dal sud verso il nord. Si smantellano i treni notturni con la scusa poco convincente dell´antieconomicità del servizio che ha principalmente una funzione sociale. Si punta tutto sull´alta velocità che sull´adriatico non esiste e su quei treni diurni che collegano sud- nord alle stesse condizioni della notte se non meno confortevoli. Ma non è meglio viaggiare freschi e riposati con cuccette e wagons lits di ultima generazione, dice ancora Nitti, con tanto di personale gentile e qualificato come dicono nelle pubblicità dei siti ferroviari? Diremmo certamente si ma per logica è meglio eliminarli compreso di assistenti. Forse è solo una paura e perciò sarebbe meglio indirizzare tutti i viaggiatori sui treni diurni. La flotta delle vetture letto costituita da circa 220 carrozze è stata di recente “ristrutturata” mediante risorse statali (la cifra degli interventi per vettura oscillerebbe tra i 300mila  ed i 400mila  euro) ; attualmente sui servizi nazionali sono presenti solo 10 vetture letto e ,viceversa, su quelli internazionali la presenza non è diminuita;      le 20 carrozze di ultima generazione, Excelsior, costate milioni di euro, sono state tolte dalla circolazione ed abbandonate nei parchi ricovero di Lecce (n°7 vetture), di Reggio Calabria(n° 2 vetture), di Bari(n°2 vetture), di Roma(n°2 vetture), e di altri siti ferroviari; questo materiale si presenta completamente vandalizzato. Insomma, che fine hanno fatto le quasi duecento carrozze letto da poco ristrutturate con i soldi dello Stato? Dal 2010 Trenitalia ha completamente esternalizzato la flotta cuccette t4/t6 garantite dai lavoratori Servirail, diminuendo i costi di gestione ;come mai l´A.D. Moretti il giorno 13 ottobre 2011 ha dichiarato la presenza delle clausole sociali? Come sono stati e vengono usati i fondi pubblici, prestabiliti fino al 2014, che il Ministro Matteoli ha dichiarato in una audizione alla Camera? Poi nel 2014 non ci saranno meno entrate pubbliche? Ma perché allora le ferrovie ci ignorano? Perchè preferiscono licenziare personale qualificato come noi alle loro dipendenze da oltre un Secolo? A parlare in prima persona chi non si arrende e non si rassegna ad essere tagliato fuori dal ciclo del lavoro nell’ex Trenitalia-Wagon/Lits…
 
Antonio De Luigi
 
 
 


Pubblicato il 27 Ottobre 2011

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