Cronaca

Servizi al Policlinico, niente ritardi per stipendi agli operai

Esultano i circa trecento lavoratori dell’impresa ex Intini presso il Policlinico perché, subito dopo la diffida inoltrata ai vertici dell’azienda di piazza Giulio Cesare, da stamane dovrebbero già arrivare i pagamenti. A farsi loro portavoce e anima delle loro istanze è stato il solito Gino Cipriani, Segretario Generale del Sindacato Autonomo <> il quale, a nome di tutti i dipendenti addetti al servizio di pulizie al Policlinico Consorziale di Bari, prima ha ricoperto i tavoli amministrativi di piazza Giulio Cesare con le sue denunce sul ritardo nei pagamenti degli stipendi e dopo nemmeno due giorni ha fatto sapere che, a seguito della sua diffida per l’adempimento degli impegni concordati e non mantenuti, è arrivata la liquidazione. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene e saranno già versate a partire quasi certamente da oggi le somme rivenienti dalle ferie non godute, agli ex dipendenti Intini. Si tratta, precisa ancora Cipriani, delle somme maturate a tutto il 31 dicembre dell’anno scorso e che dovevano essere erogate entro il 28 febbraio scorso. <>, gonfia il petto l’ex consigliere municipale barese. Che nemmeno una settimana fa aveva fatto partire attacchi a palle incatenate contro i responsabili della gestione amministrativa in liquidazione, accusati dallo stesso sindacalista di non aver tenuto fede agli impegni assunti durante l’incontro con i sindacati. In agenda nella trattativa a favore dei lavoratori addetti ai servizi del Policlinico Consorziale di Bari il trasferimento all’Istituto Nazionale Previdenza Sociale della documentazione inerente la situazione del Tfr, che  doveva essere trasmessa sin dal 15 febbraio. Ma cosa era successo, per scatenare la rabbia e la reazione del sindacalista Gil? Entro il 28 febbraio, come detto, dovevano essere monetizzate le ferie maturate e non fruite a tutto il 31/12/2012. Al contrario, sono state consegnate solo le buste. E i soldi? Fino a venerdì scorso, infatti, non risultavano versate alle finanziarie le somme che ad ogni dipendente sono state trattenute dalla ditta Intini a titolo di cessione del quinto. Ragion per cui, proprio al fine di salvaguardare i dipendenti, la <>, sera messa immediatamente in movimento, attivando legali di fiducia per accertare se quei ritardi fossero “…sanabili rapidamente, altrimenti saranno avviate tutte le procedure giudiziarie al fine di salvaguardare il sacrosanto diritto dei lavoratori e denunciare alla Procura della Repubblica gli omissori di tale ignobile comportamento””, tuonava il Gino. Che adesso può cantare vittoria e godersi i complimenti dei lavoratori ex Intini, loro ancora più felici per lo scampato pericolo di non intascare i sacrosanti stipendi, Tfr ed emolumenti.

 

Francesco De Martino

 

         


Pubblicato il 7 Marzo 2013

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