Settimana decisiva all’Oncologico: o arriva il personale o crisi come non mai
Spunta un po’ di luce dal tunnel della crisi che attanaglia quell’Oncologico di Bari che, ormai da tempo, lamenta come tanti altri ospedali pugliesi e non una carenza mai vista di personale infermieristico e operatori socio sanitari. Vuoti in corsia che, grazie all’abnegazione di chi resta e si fa in quattro ancora non si avverte, ma col rischio, però, che alla fine all’interno dello stesso Istituto Oncologico “Giovanni Paolo II” i vuoti di personale si avvertano. E pesantemente: proprio per evitare tutto questo da un po’ di tempo lo stato di agitazione tra i dipendenti non è più una novità. Ripreso soprattutto dai sindacati autonomi. “Abbiamo chiesto di conoscere il numero preciso delle unità in servizio presso questo Istituto – ha puntato i piedi nei giorni scorsi il segretario aziendale Fials, Domenico Losacco – con le relative assegnazioni tra degenze, ambulatori e servizi”. Ma Losacco ai vertici amministrativi e sanitari del nosocomio oncologico barese ha anche chiesto che venga reso noto il numero di infermiere che hanno cessato il loro rapporto di lavoro da gennaio e quante sono state assunte, quante hanno presentato domanda di pensionamento entro la fine di quest’anno, quante unità sono operative con limitazioni certificate dal medico competente e quante unità di CPS Infermiere sono attualmente in servizio e fruiscono della legge 104/92 e D.L. 151/2001. Da chiarire anche quante unità di personale ausiliario delle Ditte esterne sono in servizio, visto e considerato che quando si parla di personale, mansioni e benefici goduti, tutti si chiudono a riccio all’Oncologico, rifugiandosi spesso dietro il fin troppo comodo .ma abbastanza nebuloso – paravento della cosiddetta ‘privacy’. Secondo la Fials, i dati che potrebbero emergere dalle risposte fornite potrebbero essere allarmanti, con situazioni al limite dell’emergenza, come all’UOC di Radiologia Interventistica. Scendiamo nei particolari. “A fronte di poco più di venti pazienti giornalieri, di cui una mezza dozzina allettati, la Radiologia Interventistica è costretta a coprire la fascia oraria quattordici-diciotto con la terza unità in regime di lavoro straordinario. Nel turno pomeridiano – spiega ancora Losacco – risulta in servizio un solo operatore socio sanitario che non può dare il dovuto supporto agli infermieri nel momento in cui è impegnato nelle uscite esterne o ad accompagnare internamente i pazienti”. Insomma, urgono talmente tanti interventi che la Regione Puglia non può più esimersi dall’assegnare risorse economiche all’Istituto di Poggiofranco per fronteggiare questa contingenza di personale, anche se proprio gli stessi sindacati autonomi da un po’ intravedono all’orizzonte qualche schiarita, nella vertenza, specie dopo l’assemblea generale degli iscritti e simpatizzanti Fials proprio in merito alla carenza di personale. Domenico Losacco è lapidario. <<Il direttore generale a seguito delle nostre preoccupazioni ha attivato una fitta corrispondenza con il presidente regionale Emiliano e i suoi collaboratori, ottenendo ampie garanzie circa l’incremento di risorse economiche finalizzate all’assunzione di nuovo personale. Abbiamo edotto il management aziendale circa i gravissimi casi di demansionamento del personale sanitario e delle critiche situazioni in cui versano gran parte delle unità operative come sala operatoria, Oncologia medica e soprattutto gli ambulatori di oncologia medica>>. Ma non basta. <<Il fondo disagio del personale non e’ il pozzo di san Patrizio e la straordinarietà non può e non deve trasformarsi in ordinarietà – continua Losacco – per questo la Fials ha chiesto nell’immediato un piano strategico con l’utilizzo delle risorse aggiuntive ottenendo il placet dell’amministrazione. Abbiamo concluso i lavori con l’impegno che se nel giro di una settimana, massimo dieci giorni non giungeranno segnali concreti dalla Regione, sarà proclamato uno stato di agitazione del personale dipendente con pubbliche manifestazioni: l’Oncologico di Bari rappresenta un’eccellenza pugliese a tutti gli effetti e per confermarsi ha la necessita’ imprescindibile di investire sulle risorse umane!>> Una settimana passa in fretta anzi, trattandosi di tutela di vite umane e salute è già passata….
Francesco De Martino
Pubblicato il 27 Giugno 2019