Cronaca

Sezione Vigilanza: per 9 mesi tutto fermo…e ora tutto e subito!

Troppo lento, nonostante promesse e proclami, il passaggio del Nucleo di Vigilanza Ambientale e del Nucleo di Vigilanza, controllo, tutela e rappresentanza  nella Sezione di Vigilanza all’interno della Regione Puglia, ai sensi di una legge risalente appena a un anno fa. E cioè quando si decise di far passare il personale delle ex province –abolite “ex lege” – all’interno, appunto, dell’ente regionale pugliese passato da Vendola a Emiliano. A combattere in prima fila per capire a che punto si trova adesso l’iter per regolarizzare la posizione del personale, applicando come già detto la legge regionale n. 37/2015 con la stesura del relativo regolamento, c’è l’organizzazione sindacale “C.S.A. Regioni Autonomie Locali” di Carlo Cirasola. Il quale con una nota piuttosto stringata ai diretti interessati fa presente che con Delibera di Giunta n. 1080/2016 l’Amministrazione Regionale ha emanato le linee di indirizzo per l’avvio dell’esercizio delle funzioni di controllo e vigilanza ambientale a seguito dell’immissione nei ruoli regionali del personale della polizia provinciale, ai sensi della legge regionale 28 dicembre 2015, n. 37. Ebbene, l’articolo 3 di questa normativa stabilisce che la istituita Sezione Regionale di Vigilanza si compone di due Nuclei: il primo denominato “Nucleo di Vigilanza Ambientale” ed il secondo “Nucleo di Vigilanza, controllo, tutela e rappresentanza”: nel primo Nucleo dovrà confluire il personale delle Polizie Provinciali trasferito nei ruoli regionali, nel secondo transiterà il personale regionale di vigilanza attualmente già in servizio con la qualifica di P.G. nell’Ente Regione Puglia. Ma non basta. La Delibera di cui trattasi, scrive Cirasola rivolto ad amministratori, dirigenti e politici, ha stabilito altresì che “il Nucleo di Vigilanza Ambientale ed il Nucleo Vigilanza, controllo, tutela e rappresentanza, con successivo atto organizzativo, dovranno essere  incardinati presso la Sezione Vigilanza Ambientale del Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio, per evidenti ragioni funzionali”. Invece tutto ‘in itinere’ cioè tutto procede troppo lentamente, compresa la stesura del regolamento per la funzionalità di questa benedetta Sezione di Vigilanza. Che, al contrario, dovrebbe avvenire rapidamente, attraverso un tavolo tecnico Amministrazione e Sindacati al fine di accelerare l’iter burocratico di approvazione (commissione-consiglio) da sottoporre poi al successivo  controllo da parte degli organismi legislativi centrali. Il segretario del battagliero sindacato autonomo stila, quindi, l’agenda per cui tutti gli interessati dovrebbero preliminarmente “… predisporre gli atti dovuti  per il transito del “Nucleo di Vigilanza Ambientale” e del “Nucleo di Vigilanza, controllo, tutela e rappresentanza” nella Sezione Regionale di Vigilanza nonché predisporre poi il relativo regolamento cio’ anche in relazione alla dichiarazione condivisa dall’Amministrazione Regionale e da una parte dalle organizzazioni sindacali sui tempi di attuazione (tre settimane) non tenendo conto, forse, degli effettivi tempi burocratici per l’attuazione stessa e dell’organizzazione sul territorio (dotazione di divise, armamento, mezzi, ecc.).

Pura utopia !”, per il segretario Csi/Regioni Carlo Cirasola. Deciso più che mai a risvegliare un Ente che ha lasciato trascorrere nell’immobilismo più totale ben nove mesi (…e non è ancora finita) superando di gran lunga il termine previsto dall’art. 4 della medesima legge (‘entro 90 giorni dalla data di approvazione la Giunta Regionale adotta il regolamento della Sezione e il regolamento sui procedimenti amministrativi inerenti le funzioni di cui all’artico 2’). Ora si parla e si sottoscrivono …… tre settimane, come se qualcuno ci credesse per davvero!

 

Antonio De Luigi 


Pubblicato il 24 Settembre 2016

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