Cronaca

Si colora di “green” il nuovo parco mezzi di Acquedotto Pugliese

Acquedotto Pugliese scende in campo contro l’inquinamento e il riscaldamento globale adottando automezzi ad alimentazione ecologica, riducendo le emissioni di Co2. Il 22% della nuova flotta è composto da mezzi ibridi ed elettrici che vanno ad aggiungersi alle bici elettriche, già in uso. Tra le novità presentate ieri nel corso della visita all’autoparco AQP del Presidente di Acquedotto Pugliese Simeone di Cagno Abbrescia, anche le officine mobili, automezzi con a bordo robot per la video ispezione delle condotte.Sono 245, degli oltre 600 della flotta AQP, gli automezzi rinnovati, tutti dotati dei più avanzati sistemi di guida sicura e di dispositivi di sicurezza. Una fase sperimentale che permetterà di incrementare il numero dei mezzi a impatto zero e adottare le soluzioni più avanzate in termini ambientali e tecnologici.“L’ecomobilità – commenta il Presidente di Acquedotto Pugliese Simeone di Cagno Abbrescia – è una scelta al passo con i tempi. Il futuro dei nostri figli dipende dalle nostre piccole e grandi azioni quotidiane. Acquedotto Pugliese consapevole del suo ruolo sul territorio servito compie una svolta decisiva in termini di sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente, privilegiando tecnologia e all’innovazione. In questo percorso in chiave green e tecnologica si inserisce anche l’adozione delle officine mobili, un fiore all’occhiello che ci consente di intervenire con immediatezza su tutto il territorio”.Corre su quattro gomme anche la video-ispezione delle condotte fognarie con le officine mobili. Avviato in via sperimentale nelle Province di Bari e Bat, il progetto recepisce le esigenze del personale tecnico offrendo un supporto concreto e personalizzato alle attività specialistiche di monitoraggio, analisi e mappatura delle reti e delle loro eventuali criticità.Le officine mobili sono, infatti, dotate di un sistema di monitoraggio all’avanguardia, in grado di verificare lo stato reale delle reti fognarie e prevenire situazioni d’emergenza; sulla base dell’esito si possono programmare o pianificare in modo efficiente e puntuale gli interventi da attuare.Il robot utilizzato è in grado di riprendere angoli diversi, misurare gradienti, utilizzare laser per rilevare ovalizzazioni, crepe e deformazioni. Le informazioni sono trasmesse in tempo reale ad un monitor posto all’interno del veicolo (stazione di comando e controllo) dove l’operatore elabora tutti i dati durante la registrazione ed elabora report al termine dell’indagine.Contemporaneamente è possibile eseguire la rilevazione topografica, mediante l’ausilio di strumentazioni GPS in grado di fornire dati geo-spaziali, tablet per la creazione e condivisione dei dati geografici e strumenti di rilevazione ottica.

 


Pubblicato il 14 Febbraio 2020

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