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Si esce e si rientra dal “bar” pugliese di Forza Italia

Il senatore barese Massimo Cassano, dal febbraio del 2014 e fino a poche ore fa sottosegretario la Lavoro prima del governo Renzi ed ultimamente del governo Gentiloni, si è dimesso dal prestigioso incarico e già nel primo pomeriggio è tornato nelle fila dell’opposizione di Palazzo Madama. Infatti, il coordinatore pugliese del partito di Angelino Alfano (Area popolare) è già rientrato nel gruppo senatoriale di Forza Italia, da cui – come è noto – era uscito a novembre del 2013, per aderire ad Ncd (Nuovo centrodestra) del ministro Alfano, divenuto poi capo di una formazione più di area centrista e nota con il nome di Ap. Al riguardo, il capogruppo dei senatori di Fi, Paolo Romani, ha già ufficializzato il ritorno di Cassano nel gruppo forzista con un “benvenuto”, che in questo caso sarebbe piuttosto un “ben ritornato” , visto che l’ormai ex sottosegretario pugliese al Lavoro nel 2013 era stato eletto nel listino pugliese del Pdl al Senato. “Non posso che accogliere con grande favore e sentito apprezzamento – ha commentato Romani – il ritorno di un politico, e soprattutto di un senatore, dell’esperienza e del valore di Massimo Cassano tra le fila di Forza Italia e del gruppo parlamentare che rappresento”. Anche il ministro Alfano, in veste di capo nazionale di Ap, non ha perso tempo ed ha già nominato, in sostituzione di Cassano a coordinatore del partito in Puglia, il capogruppo di Ap alla Regione, il foggiano Giannicola De Leonardis. L’annuncio a livello locale del “ritorno a casa”, ovvero nell’orbita di Silvio Berlusconi, di Cassano è invece previsto per oggi, sabato 22 luglio, a Bari. Dove il responsabile pugliese di Fi, Luigi Vitali, ha già convocato per le ore 10,30 un’apposita conferenza stampa all’Hotel Palace, per comunicare le ultime novità riguardanti il partito di Berlusconi a livello pugliese e, in particolare, barese. Infatti, è probabile che insieme al senatore Cassano facciano ritorno “a casa” in Fi anche molti esponenti politici locali, eletti in Fi o in Ap, che sono vicini all’ex sottosegretario al Lavoro e che per questo lo avevano seguito nel partito di Alfano. Infatti, tra coloro che potrebbero verosimilmente ritornare in Fi ci sono sicuramente i tre consiglieri comunali baresi dell’attuale gruppo di Ap, Romeo Ranieri, eletto nel 2014 con lista di Ncd, Livio Sisto eletto anch’egli nel 2014 nel centrodestra con la civica di Schittulli e Michele Picaro, già del gruppo comunale di Fi fino alle regionali del 2015 e poi approdato ad Ap-Ncd con il ruolo di capogruppo. Quindi, nel caso questi tre nomi (o solo alcuni) rientrassero in Fi insieme a Cassano, il partito di Berlusconi ritornerebbe ad essere presente nell’aula “Dalfino” del consiglio comunale di Bari. E’ possibile che tra le novità che in mattina (ndr – per chi legge sabato) annuncerà Vitali a Bari ci siano anche altri nomi di “fedelissimi” del senatore Cassano che ritornano insieme a lui in Fi. E tra questi ci sarà quasi sicuramente anche il consigliere regionale Gianni Stea, eletto nel 2015 nell’Aula di via Capruzzi con la lista “Schittulli-Ap”. E, soprattutto, se ci saranno anche alcuni ex forzisti, come gli ex consiglieri comunali baresi Ninni Cea e Francesco Monteleone non ripresentatisi , ma che nel 2014 avevano manifestato vicinanza e sostegno alla lista comunale barese di Ncd. Ma ciò che forse più interessa agli esponenti di Fi che non hanno mai abbandonato il partito, neppure nei momenti di grande di difficoltà a seguito dell’espulsione dal Senato, durante la Legislatura in corso, del fondatore e leader del partito, Berlusconi per l’appunto, in conseguenza della nota e contesta “legge Severino” del 2012. Oppure allorquando Fi in Puglia, prima delle regionali del 2015, avendo subito l’improvvisa scissione provocata dall’eurodeputato Raffaele Fitto (ora leader di Dit), Fi aveva attraversato momenti di grande difficoltà financo per la composizione delle liste elettorali alla Regione o ai Comuni pugliesi chiamati al voto in quella tornata, in molti dei quali – come è noto – Fi non presentò neppure la lista. Però, la notizia più attesa, per i referenti pugliesi rimasti sempre fedeli a Berlusconi, sicuramente è quella di conoscere se il senatore Cassano è rientrato in Fi da “soldato semplice” (come suole dirsi nel gergo politico) oppure ritorna alla “base” con qualche “grado” ancora appuntato sul petto. Infatti, come si ricorderà, già un paio di mesi fa Cassano voleva ritornare in Fi, ma allora ci fu in Puglia una dura presa di posizione interna al partito da parte di molti esponenti regionali e locali, che scrissero financo una lettera di protesta al presidente Berlusconi, quando si ipotizzò che l’allora sottosegretario alfaniano al Lavoro potesse rientrare nel partito addirittura con il grado di coordinatore regionale vicario. Presa di posizione che evidentemente all’epoca riuscì a bloccare il rientro di Cassano in Fi. Ora, però, qualcosa di nuovo sta accadendo nello scenario politico nazionale e le porte di Fi si sono riaperte per il senatore barese da sempre molto vicino all’ex presidente forzista del Senato, Renato Schifani, anch’ex alfaniano pentito e rientrato nelle fila di Berlusconi già dallo scorso anno, insieme ad un altro senatore pugliese, il molfettese Antonio Azzollini, veterano ex presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama. Insomma, con l’approssimarsi delle elezioni politiche, come risulta anche da altre recenti notizie provenienti dalla Capitale, sono sempre di più coloro che per convenienza (e c’è da augurarsi anche, da parte dei loro elettori, “per convinzione”) intraprendono il percorso inverso a quello effettuato quando si sono allontanati dalla sigla con cui erano stati eletti. Ed in Puglia ad intraprendere la via del ritorno in Fi potrebbero essere già in parecchi. Tra questi, infatti, c’è stato ultimamente anche lo storico e tradizionale “braccio destro” politico della famiglia Fitto, il deputato Rocco Palese, rientrato anch’egli – come è noto – già da alcune settimane sotto le più sicure effige del centrodestra forzista dell’ex Cavaliere di Arcore. Quindi, dopo il certo ritorno in Fi anche dell’ormai ex alfaniano Cassano, l’ordine di Berlusconi al coordinatore Vitali in Puglia, nonostante le proteste e contestazioni di qualche mese fa da parte degli ultra “affezionati” alla sigla, potrebbe essere stato: “Porte aperte a tutti per il rientro nel partito”. E, quindi, soprattutto ai “vecchi” amici ed anche agli “ex” nemici. Tranne, probabilmente, che ad uno: Raffaele Fitto. Ma questo è un altro discorso, perché per tutti gli altri si può uscire, ma soprattutto rientrare dal “Bar” pugliese di Forza Italia.  

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 22 Luglio 2017

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