Cronaca

Siamo alle solite: in via Caduti Partigiani lavori a singhiozzo…

Ancora senza pace i residenti delle palazzine di Via Caduti Partigiani nel cuore del popolare quartiere Japigia, dove i numerosi interventi delle ditte incaricate dall’Istituto Autonomo Case Popolari di Bari per rimettere a posto facciate, prospetti, balconi e cornicioni –almeno finora…- sono serviti a poco o a niente. Problemi vecchi che si ripropongono, visto e considerato che già con diverse missive inviate allo Iacp i condomini interessati agli interventi manutentivi avevano lamentato i ritardi accumulati dalle ditte incaricate. “La presente per informare che alcune imprese hanno innalzato le impalcature ed hanno provveduto agli interventi più urgenti, ma nonostante ciò hanno lasciato gli interventi a metà, come la sgradevole puzza di fogna non ancora risolta da anni, ringhiere cedenti ed arrugginite, acqua che gronda prima di entrare sulla terrazza, cornicioni non ripristinati, oltre a pitturazioni eseguite male”, si leggeva nella nota dell’amministratore di Via Caduti Partigiani, inviata naturalmente anche all’Istituto Autonomo Case Popolari, l’ente gestore degli interventi oltre tre anni or sono. Piero Lisi, già segretario del sindacato ‘Assocasa’, senza farsi pregare troppo, torna a spiegare. ““Sì, l’ultima impresa incaricata dallo Iacp è arrivata da un anno e mezzo ed ha provveduto agli interventi piu’ urgenti, ma si tratta di quelli, come dire, di facciata. Il problema è che gli operai impegnati sono pochi e vanno troppo a rilento nonostante le nostre proteste, cosi’ hanno lasciato molti dei lavori a metà””. E allora, chi controlla gli interventi, forse eseguiti troppo frettolosamente? Alla prima pioggia le macchie d’umidità nelle case potrebbero tornare ad allargarsi a vista d’occhio, senza parlare di pericoli anche piu’ grandi, per gli stabili interessati a via Caduti Partigiani, dal numero civico 1 al 45. Che fare? Per capire che Lisi non ha torto, basta vederli anche dall’esterno, gli appartamenti ubicati nella zona sud di Japigia, verso il canalone Valenzano, in appartamenti dove le macchie d’umido e muffa, appunto, si vedono già dall’ingresso. “I tubi della fogna si sono rotti da almeno tre anni e le perdite hanno causato incrostazioni dappertutto, nella nostra palazzina”, ripete l’ex sindacalista barese mentre mostra i cornicioni ridotti a pezzi e le macchie di muffa nelle stanze. Umidità e infiltrazioni stanno mettendo a rischio la stabilità della palazzina, ma a quanto pare la cosa preoccupa poco tecnici e amministratori dell’Istituto di Via Crispi. Che continuano a promettere interventi definitivi da anni, senza eseguirli mai, però, in quegli alloggi martoriati dall’incuria. Tanto che a Via Caduti Partigiani sale sempre più la febbre di residenti, che alla fine, stufi dell’indifferenza di chi dovrebbe provvedere a riparazioni e manutenzioni, potrebbero decidere di rivolgersi daccapo agli avvocati. E infatti, con tanto di lettera-esposto inviata ad amministratori condominiali e Iacp, la ‘querelle’ qualche anno fa è già finita anche sul tavolo della Procura della Repubblica. Tuttavia dalle stanze dell’Iacp minimizzano e replicano, come detto, di avere pazienza che gli interventi di manutenzione promessi verranno meglio “attenzionati” dall’impresa Guastamacchia da Bari, ma soprattutto che anche gli amministratori di condominio dovrebbero darsi da fare, almeno chiamando a raccolta gli inquilini che sono diventati proprietari di parte di quegli alloggi. Alloggi che, come detto, avrebbero bisogno ‘urgente’ di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, come  anche in quei numeri civici A/20, A/21 e A/23 dove i problemi non sono mai mancati fin dall’inizio, con caseggiati dove basta alzare gli occhi per vedere balconi rotti o pericolanti, facciate non certo immacolate: bisognerà per forza aspettare qualche brutto evento, per intervenire non senza i soliti rimpalli di responsabilità tra enti, imprese e istituzioni pubbliche?   

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 22 Maggio 2014

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