Sibilli: “Dalla partita con il Cittadella riparte il mio campionato”
La vittoria casalinga contro il Cittadella ha regalato alla presente stagione il 12esimo risultato positivo ai biancorossi, oltre che il ritorno ai tre punti tra le mura amiche che mancavano dalla gara contro il Mantova del 14 settembre scorso. Tre gol tutti nel primo tempo, con un Bari che, anche se a tratti, ha dimostrato di saper comandare in casa propria. Nel secondo tempo si sono ripresentati dei problemi già visti durante le scorse giornate, rimonte dettate da disattenzioni o da una condizione mentale di eccessiva sicurezza. Mister Moreno Longo ha identificato il problema in una mancanza di leadership condivisa e collettiva in cui quando un compagno sbaglia non si ha la capacità di andare a rimediare al suo errore perché ogni calciatore appare, soprattutto una volta raggiunta la zona di confort del vantaggio, in un contesto isolato e poco partecipe della globalità di tutto ciò che lo circonda. A fronte dell’analisi, il tecnico ha affermato che lavorerà per colmare questa problematica perché rappresenta la chiave per poter ambire a qualcosa di importante, dato che le capacità tecniche ci sono.
In occasione della partita con i veneti di domenica scorsa i protagonisti indiscussi sono stati sicuramente Giuseppe Sibilli, che si è procurato il secondo calcio di rigore della stagione ed il primo realizzato, dopo quello fallito da Kevin Lasagna contro la Sampdoria, e Raffaele Maiello, tornato titolare per l’indisponibilità per squalifica di Ahmad Benali, che ha realizzato la sua prima rete in biancorosso. Sibilli, che è rientrato a pieno regime dopo l’infortunio al flessore che lo ha visto fermo per quasi un mese, non ha vissuto un avvio di stagione paragonabile a quello dello scorso anno. Reduce dalla vittoria del premio come ‘Migliore Rivelazione del Campionato di Serie B della stagione 23-24’ al Festival del Calcio Italiano, ha analizzato con la stampa locale il suo momento, dichiarando come la partita con il Cittadella possa rappresentare per lui uno spartiacque da cui ripartire: “Non voglio trovare alibi, l’infortunio ha pesato solo a livello fisico perché un problema al flessore può condizionare le accelerazioni in un giocatore di gamba come me. Per quello che mi riguarda credo sia stato più un problema mentale. Ho sofferto, ma sono stato sempre zitto perché sapevo che era solo colpa mia. Le prestazioni di un giocatore le fa parlare il prato verde. Normale che per un attaccante quando manca il gol da 6 mesi, nella testa si crea un po’ di casino. Nelle partite scorse lo avevo cercato, le occasioni le ho avute, ma me le sono mangiate. Ora sono contento perché sto aspettando un bambino ed è dall’inizio del campionato che attendevo questo momento per fare una dedica alla mia compagna. Dalla partita con il Cittadella riparte il mio campionato. Mancano tante gare, per ora ho fatto questo gol e tre assist. Percepisco di avere feeling con la squadra. Il gruppo di quest’anno è diverso da quello della scorsa stagione perché la posizione in classifica aiuta a creare un’area positiva che ti fa stare bene. La squadra sapeva delle difficoltà mie e di Raffa dall’inizio della stagione. Anche quando hanno segnato gli altri, sono stato io il primo ad andare a festeggiare con i miei compagni. In una squadra deve essere così. La classifica è bugiarda, a questa squadra mancano diversi punti perché in molte occasioni abbiamo subito delle rimonte immeritate. Ci siamo tutti resi conto dei nostri errori. Tante volte ci piacciamo troppo perché siamo quasi sempre andati in vantaggio; serve molta concentrazione in più. Siamo una squadra esperta e stiamo lavorando per evitare che risuccedano episodi come quello con la Reggiana o quello che stava per accadere con il Cittadella, dove tranquillamente in mezz’ora avrebbero potuto fare il 3-3. È davvero un peccato sprecare delle occasioni così. Dobbiamo imparare a leggere meglio le situazioni, alla fine si può gestire anche verticalizzando e continuando ad attaccare, piuttosto che palleggiando e addormentando la gara. Mi sto trovando bene con il mister, capisco quello che vuole, fa sentire tutti importanti. Credo che nel preparare le partite sia eccezionale, le sa leggere bene. Penso alla gara di La Spezia dove difficilmente altre squadre sono riuscite a strappare un punto su quel campo. Siamo stati bravi anche noi perché fortunatamente siamo anche una squadra fisica. Personalmente mi trovo meglio a fare l’1-2, piuttosto che la mezzala nel 3-5-2 perché non è il mio ruolo naturale, ma so di giocare in una grande squadra a prescindere dal modulo e sono contento di quello che stiamo facendo. Con il Papu ho un buon rapporto. In campo non esiste rivalità tra di noi. È un giocatore indiscutibile. Potremmo tranquillamente giocare insieme e non vedo l’ora di avere questa opportunità. Il campionato è molto equilibrato, al di là del Sassuolo che sta dimostrando di avere qualcosa in più. Il Pisa ha un bel progetto dietro, ma sono andati a Carrara e hanno steccato. Le nostre prossime tre partite con Brescia, Cesena e Pisa saranno contro delle squadre forti; sono queste le partite più belle da giocare che ci diranno di che pasta siamo fatti. Bisognerà fare quanti più punti possibili”.
Intanto il Bari continua ad allenarsi in previsione della trasferta che vedrà i biancorossi sfidare il Brescia al Rigamonti sabato 30 novembre alle ore 15. (ph. Tess Lapedota)
T.L.
Pubblicato il 27 Novembre 2024