Cronaca

Siglato l’accordo tra Viminale e Anci sui migranti, ironica proposta per Decaro

 

E’ stato siglato ieri, in un incontro tra il neo -Ministro dell’Interno Marco Minniti e gli esponenti dell’Anci, l’accordo sulla distribuzione di migranti sul territorio italiano. Secondo quanto ha affermato il Presidente dell’Anci e Sindaco di Bari Antonio Decaro, il piano prevede un riparto equo e solidale, e per i Comuni che vorranno aderire su base volontaria è prevista la garanzia di una sorta di “clausola di salvaguardia”. Nello specifico si tratta di 2,5 migranti ogni mille abitanti, con una perequazione per i Comuni più piccoli e i capoluoghi di Città metropolitane. Fin qui, in stringata sintesi, i contenuti dell’accordo. Questo patto ha scatenato, come prevedibile, la reazione degli internauti, che hanno pesantemente criticato sia il neo-Governo Gentiloni che lo stesso Decaro, accusandoli di contribuire al deterioramento del già fragile tessuto economico-sociale del Paese, favorendo, secondo qualche maligna interpretazione, varie clientele quali cooperative, associazionismo e parrocchie parassitarie. Il costo a carico dello Stato per gestire questa marea migratoria ammonta a circa 4 miliardi di euro annui, come ha dichiarato in una recente intervista l’ormai ex-premier Matteo Renzi, prima di essere solennemente trombato al referendum costituzionale.  Vale la pena ricordare che, secondo i dati UE, l’80% degli arrivi è costituito da clandestini, e solo una minoranza di essi risulta essere in fuga da guerre e persecuzioni politico-religiose. Essendo Decaro Sindaco di Bari, si resta in attesa di conoscere il numero esatto di migranti che verrà accolto sul territorio cittadino (il dato di 2,5 migranti suscita in stesso un curioso interrogativo: dell’altro mezzo migrante cosa ne resta?). Questa è finalmente l’opportunità di constatare de visu lo spirito francescano e di accoglienza da sempre sbandierato ai quattro venti dal Primo Cittadino barese che, ricordiamolo anche in questa occasione, alcune estati fa sfilò a piedi nudi per solidarietà a favore dei rifugiati, accompagnato, ovviamente, dalla solita pletora di demagoghi nostrani. Tutti si dimenticarono, però, nonostante l’invito, di sfilare in mutande per solidarizzare con i baresi indigenti, ma questa è un’altra storia. Anche in questa occasione rinnoviamo l’invito (così come è stato fatto per i migranti destinati in Largo Pacha dalle colonne di questo giornale, e che, detto per inciso, sono ancora in attesa di collocazione) al Sindaco di Bari, ad accoglierli nel ridente quartiere di Torre a Mare a sud della città, luogo di sua residenza. E’ dunque un’occasione così propizia che il nostro Sindaco certamente non si tirerà indietro. Vedremo se si tratterà di solidarietà sincera oppure schizzinosa come quella degli abitanti di Capalbio…

Piero Ferrarese

 

 


Pubblicato il 16 Dicembre 2016

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