Cultura e Spettacoli

Silvio Noto: il talento, il mistero

Il 24 giugno 1966, al Vigorelli di Milano, i Beatles tenevano il primo concerto del loro unico tour italiano (il tour ebbe termine quattro giorni dopo a Roma, inframmezzato dalla tappa di Genova). Contrariamente a quanto vuole la leggenda, non ci fu una folla oceanica e l’entusiasmo del pubblico ebbe nulla di delirante. Il quartetto di Liverpool quel giorno si esibì due volte : nel pomeriggio davanti a settemila persone e a sera al cospetto di diciannovemila paganti (la capienza del velodromo allora era di ventiduemila posti a sedere, prato escluso). E stando a quanto ebbe a dire Peppino Di Capri, che aprì i due spettacoli, le ragazzine in crisi isteriche furono poche decine. Se ci occupiamo di quella data lontana è perché, a presentare quei concerti, come allora ancora si usava, fu un barese, Silvio Noto, di cui oggi ricorre il 94esimo anniversario della nascita (si è spento a Roma nel 2000). Presentatore, attore e doppiatore, Noto cominciò con la radio partecipando a radiodrammi e conducendo trasmissioni brillanti come ‘Casa Serena’. Con l’avvento delle TV cominciò a mettersi in luce sul piccolo schermo con’Primo applauso’, varietà condotto con Enzo Tortora e Silvana Pampanini, ‘Album di famiglia’, ‘Telematch’, ‘Voci e volti della fortuna’, varietà abbinato alla Lotteria Italia. Il successo arrivò nella prima metà degli anni sessanta toccando l’apice , specialmente tra il pubblico giovanile, quando gli viene affidata la conduzione dei programmi ‘Teletrus’ e ‘Telebun’. Nella seconda metà dello stesso periodo comincia il mistero : Silvio Noto scompare improvvisamente dai teleschermi. Le ragioni di tale assenza non sono mai state chiarite. Alcuni sostengono che ciò fu dovuto a motivi di solidarietà nei confronti dell’amico e collega Enzo Tortora, che proprio allora veniva bandito dai programmi della RAI per alcune sue opinioni sulla dirigenza dell’ente radiotelevisivo espresse durante un’intervista a un settimanale. Si è detto pure che a perderlo fu la sua candidatura a conduttore del Festival dell’Unità. Altri invece hanno malignato a proposito di omosessualità, prospettata per il fatto che Noto non si era mai sposato e amava condurre uno stile di vita schivo e riservato al di fuori degli studi televisivi. Chiacchiere, almeno quest’ultime : Nel 2013 il tribunale di Foggia, dopo tredici anni di battaglie legali, ha sancito che la signora Sheila Anne (Bari, 1949) è nata dalla breve relazione che Noto ebbe con la signora Rosanna Colonna, barese a sua volta e all’epoca moglie di un ufficiale britannico, William Baxter. Noto, comunque, tornò a lavorare in TV. Ciò avvenne verso la fine degli anni settanta con l’avvento delle emittenti televisive private. Dopo l’esordio con un’emittente catanese,  Noto replicò il successo con Telecolore (Salerno). Infine, nel 1985, condusse su un circuito di emittenti romane un programma di varietà sponsorizzato dal mobiliere Ugo Rossetti nel quale si assegnava il Premio Venere Città del Mobile alla ‘donna più bella del mondo’. Nel programma fecero il loro esordio attrici in seguito divenute popolarissime come Pamela Prati, Alessia Merz e Moana Pozzi. – Nell’immagine, Silvio Noto ed Emma Danieli presentatori del programma televisivo Rai ‘Primo applauso’, edizione del 1957.

 

Italo Interesse


Pubblicato il 12 Giugno 2019

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