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Sindaco Decaro, sarebbero questi i tanto sbandierati blitz antiprostituzione?

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, stante una situazione non più sostenibile sulle strade cittadine del capoluogo toscano, ha deciso di emanare una specifica ordinanza antiprostituzione che prevede multe da oltre 200 euro fino all’arresto per i clienti delle “lucciole”. Sono fioccate le prime pesanti sanzioni, ed i controlli in questi giorni nei viali, soprattutto nella periferia nord di Firenze, si sono notevolmente intensificati. Il primo cittadino toscano ha testualmente dichiarato : ” non posso mettere la testa sotto la sabbia. C’è di mezzo la criminalità organizzata , che schiaccia la dignità e la libertà delle donne. Così mi sono rimboccato le maniche e ho dato il mio contributo. E’ un primo passo concreto nella lotta a questa piaga” ha concluso il primo cittadino gigliato. C’è da augurarsi a questo punto che anche il sindaco di Bari Antonio Decaro abbia letto le dichiarazioni del suo collega di partito ,in quanto proprio il nostro primo cittadino “la testa sotto la sabbia” per quanto concerne questa atavica indecenza l’ha sempre tenuta, condividendo menefreghismo e responsabilità anche con gli amministratori che lo hanno preceduto. I suoi tanto sbandierati blitz antiprostituzione, propagandati in conferenza stampa, che effetti palpabili hanno ottenuto se, ad esempio, sulle complanari di Japigia lo spettacolo offerto a migliaia di automobilisti , per buona pace dei martoriati residenti della zona, è sempre lo stesso? A cosa sono servite le riunioni in Prefettura se decina di giovani squillo continuano imperterrite a stazionare su quelle strade? Se Decaro pensava che per debellare il fenomeno sarebbero bastati solo alcuni interventi effettuati questa estate da polizia e vigili urbani sulle predette vie ,ha peccato di ingenuità, in quanto nel corso degli anni ,come si è più volte scritto, nel “day after” ai blitz antiprostituzione si è registrata paradossalmente maggiore presenza di prostitute. La domanda che abbiamo più volte posto dalle colonne di questo giornale al primo cittadino barese verte sul come mai lui non intende emanare una ordinanza ad hoc. Resta pure il mistero della mancata applicazione del Daspo amministrativo da lui proposto in qualità di presidente dell’Anci ,ed inspiegabilmente mai applicato in città. Un altro dogma che va ad aggiungersi a tanti altri misteri della sua amministrazione. Perchè Decaro non intende firmare il suddetto divieto? E’ così gentile da spiegarlo ai baresi ,ma soprattutto ai residenti di tutti quei rioni angustiati dal vergognoso fenomeno? Ah ,dimenticavamo: esiste anche la sua famigerata ed osannata “rete sociale”, che sarebbe dovuta intervenire per salvare le centinaia di disgraziate che svendono i loro corpi sui marciapiedi baresi . A questa “metafisica entità” pare anche crederci parte della curia locale, visto che nel corso degli anni non ha mai pesantemente stigmatizzato, dall’alto della sua autorità morale, l’indifferenza degli amministratori locali. Che scuse accamperà adesso Decaro a seguito della decisione assunta dal suo amico di partito? Bari è diversa per caso da Firenze? Maliziosamente ci sorge sempre lo stesso dubbio: e se per semplice “ignoranza” a Palazzo di Città non ci fosse nessuno in grado di stilare un simile documento? In tal caso basta contattare Dario Nardella ,che non potrà negare aiuto a Decaro. Per la cronaca, la foto a corredo dell’articolo è stata scattata ieri mattina intorno alle 11,30 ,quando all’orizzonte si incominciava ad intravedere un cielo uggioso e dietro di noi, cronista e fotografo a seguito , si materializzavano le invettive di altre ragazze che non gradivano essere immortalate: ci siamo abituati anche a questo nel corso degli anni per realizzare i nostri articoli. Forse non ci abitueremo mai ai tanti demagoghi , ma è uno dei tanti nostri limiti. Per finire, una “chicca” : sulle complanari in questione, in particolare su quella in direzione Bari, sono installati alcuni cartelli quadrati di colore bianco che avvisano che la zona è video sorvegliata dalle telecamere dell’Anas. Trattasi di quell’Ente a scopo filantropico che molto generosamente ha prestato Decaro alla politica. Più ironia della sorte di questa!

Piero Ferrarese


Pubblicato il 20 Settembre 2017

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