Cultura e Spettacoli

Sirene tarantine, che fascino

Restituite alla bellezza primigenia, dopo un restauro conservativo divenuto necessario dopo vent’anni di esposizione agli agenti atmosferici, tre sculture a tema sirenico spiccano sulla scogliera artificiale del porticciolo turistico “Molo Sant’Eligio”, a Taranto. Eseguite in malta cementizia marina con anima metallica e del peso di circa 2500 chilogrammi ciascuna, le opere recano la firma di Francesco Trani, scultore tarantino. Ethra, Satyria e Skuma… sono alcuni dei nomi di queste sirene raffigurate in differenti atteggiamenti: Una posa lo sguardo sull’orizzonte (vedi immagine), una seconda è colta nell’atto di strizzare la chioma intrisa d’acqua, un’altra a capo chino manifesta tristezza e solitudine, un’altra ancora si presenta languidamente distesa su uno scoglio… Sarebbe fuorviante cercare paragoni con la celebre sirenetta scolpita da Edvard Eriksen e che dal 1913 è il maggior punto di riferimento del porto di Copenaghen. Se quest’ultima scultura (in bronzo), di gusto neoclassico e d’ispirazione dichiaratamente anderseniana, si specchia in sé stessa, le sirene di Francesco Trani sono donne dalla bellezza comune e discreta, pudica e al contempo seducente, e che – senza pretese – si richiamano più alla tradizione medievale che al Mito (è il caso di ricordare che se nella mitologia greca, le sirene erano creature mostruose dal volto di donna e il corpo di uccello, ma dotate di una voce dolcissima e ammaliante, a partire dal Medioevo, la tradizione cominciò a immaginarle e raffigurarle con l’aspetto di belle fanciulle con la coda di pesce al posto delle gambe). Questo richiamo antico è una costante della scultura dell’artista tarantino : lungo Discesa del Vasto, nel borgo antico, si fa notare una ‘Ninfa Tarantina’ ricavata sfruttando il moncone di un pino abbattuto ; una ‘Amazzone’ fa bella mostra di sé all’interno della gelateria di via Alto Adige, che lo stesso Trani gestisce (nello stesso esercizio si può apprezzare anche una scultura dedicata a Barack Obama : l’ex presidente USA si presenta seduto su una panchina, a piedi nudi, in pantaloncini corti e maglietta, l’aria amichevole, quasi un comune cliente…). Copenaghen e Taranto non sono le uniche città che sfoggiano sculture a tema sirenico. Sirenette scolpite trovano posto a Solvang (California), Napier (Nuova Zelanda), Songkhla (Tainlandia)… In Italia una sirena a dimensioni naturali orna un’aiuola del lungomare di Lacco Ameno d’Ischia. Un’altra, questa volta alta quattro metri, è sul lungomare di Giardini Naxos, nel messinese. E c’è persino una sirena sommersa. Chi abbia cuore d’immergersi a diciotto metri di profondità potrà ammirarla sul fondale dell’area marina protetta di Plemmirio, nelle acque di Siracusa.

 

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 6 Gennaio 2022

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