Cultura e Spettacoli

Slegate l’Hidalgo!

Chiusura col botto al Teatro Rossini di Gioia del Colle per ‘Teatro Lab 2.0 chièdiscena’. A far calare il sipario su questa prima edizione del Festival allestito da Sic! Progettazioni Culturali è stato un testo scritto e messo in scena da Maurizio Vacca. Liberamente ispirato al Don Chisciotte, ‘Un matto da slegare’ ha visto coinvolti una trentina di ragazzi dell’IISS Ricciotto Canudo di Gioia. Vacca mescola e inventa : le vicende di Cervantes, che nel corso della sua tumultuosa esistenza venne ripetutamente imprigionato, qui si intrecciano con la reclusione in manicomio di Don Chisciotte (che il romanzo non contempla) e con schegge dell’epopea dell’hidalgo sognatore. Il tutto si presenta immerso in un candore accecante e come sospeso all’interno d’una bolla affrancata dalle leggi del tempo e dello spazio. Siamo in un girone dantesco, nella spettrale anticamera del trapasso, in un inafferrabile luogo del pensiero? Una passione sinceramente umana ispira un movimento collettivo armonico e disciplinato anche là dove la partitura gestuale domanda molto a debuttanti, ancorché generosi sino alla commozione. Un acuto di colore epico e ai limiti dell’enfatico chiude tra grandi e meritati applausi uno spettacolo sotteso da un disegno ambizioso.  ‘Un matto da slegare’ suggerisce un’idea ‘rivoluzionaria’ e tutta contemporanea : Liberare la voglia di vita dai lacci di una società soffocante che insieme alla speranza estirpa pure i sogni, trapiantando in loro vece ambizioni piatte e omologate. A ben guardare, Don Chisciotte, ovvero il pensiero di Cervantes, non aveva anticipato questa urgenza quattro secoli prima? E pazienza il prezzo : la ‘diversità’, questa parente stretta della follia. Ma chi decide chi è normale? Aveva ragione Alda Merini : “la normalità è un’invenzione di chi è privo di fantasia”… Tornando a ‘Teatro Lab 2.0 Chièdiscena’, l’iniziativa di Sic! Progettazioni Culturali si segnala come una delle maggiori novità nell’ambito del teatro-scuola. E la novità consiste nel fatto che qui non si tratta più del solito teatro ‘per’ studenti, cioè portato a scuola a beneficio di una platea di consumatori passivi, ma di teatro ‘degli studenti’, uno scenario diverso che vede i ragazzi protagonisti e consapevoli, giovani avvicinati al mondo dell’arte scenica da angolature alternative al semplice recitare (la critica, la scenografia, la direzione tecnica…) e nella prospettiva di uno sbocco professionale. Un piccolo miracolo reso possibile dalla disponibilità delle Istituzioni locali e dalla sensibilità degli sponsor. Sarà opportuno lavorare perché le condizioni di tanta sinergia si ripetano periodicamente. ‘Teatro Lab 2.0 Chièdiscena ha confermato l’entità delle ricadute economiche quando l’indotto-teatro è messo nelle condizioni di funzionare. Non tenerne conto sarebbe leggerezza.

Italo Interesse


Pubblicato il 3 Maggio 2017

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