“la vedi, non la vedi e infine…sparita”! Che fine ha fatto la Social Card? Dopo i proclami il nulla!>>, taglia corto Luigi Cipriani, segretario politico del Gruppo Indipendente Libertà. Il quale, ancora una volta, denuncia la scarsa attenzione che l’Assessorato alla Solidarietà presta alle famiglie bisognose, tornando sulla ‘vextata questio’ tutta barese dei proclami ai quali non seguono i fatti. E per l’ex consigliere comunale barese l’Assessorato Municipale alla Solidarietà Sociale, secondo tradizione, “brilla” unicamente per una serie di proclami. Promesse strumentali al fine di nascondere la propria inefficienza, continua arrabbiatissimo Cipriani, come già accaduto e da noi reiteratamente denunciato, per l’assegno di cura che in parte è stato erogato…. ai defunti a distanza di tre anni. Infatti, sempre secondo il battagliaero rappresentante del rione Libertà, molti richiedenti sarebbero ormai già passati “a miglior vita” . Il problema è che la stessa, identica situazione si sta verificando per la Social-Card. Infatti l’emanazione del bando fu effettuata in piena estate (luglio 2013) con scadenza nella prima decade di agosto 2013. <>, chiosa ancora Gino Cipriani! Ma vediamo cosa sarebbe la ‘Social Card’ da queste parti, da 231 a 404 euro mensili per un massimo di 1 anno per circa novecento famiglie baresi, buone nuove. Dagli uffici comunali ai Servizi Sociali, infatti, anche se nessuno osa ancora sbilanciarsi, già a giugno scorso pareva certo che entro la fine del mese doveva essere pubblicato il bando per dividere i fondi messi a disposizione direttamente dagli uffici centrali ed erogati dall’Istituto Nazionale alla Previdenza Sociale. Fondi che, una volta ripartiti con l’ausilio delle nove circoscrizioni per individuare le famiglie interessate e cioè quelle maggiormente bisognose, non risolveranno tutti i problemi, ma comunque servono sempre, creando grandi attese. Attesa iniziata praticamente all’inizio dell’anno scorso, quando i giornali locali riportavano gli annunci del primo cittadino coi suoi comunicati. Dove si leggeva: “…a fine febbraio sarà pubblicato il bando dal Comune riguardante il sostegno economico a favore delle famiglie indigenti che previo requisiti dovrebbero aver diritto ad una Social Card per 900 famiglie” . <>. Eppure il Comune di Bari disporrebbe di circa 3 milioni di euro da destinare al contrasto alla povertà, dopo l’approvazione del Decreto interministeriale che individua Bari tra i 15 Comuni beneficiari di un fondo di 50 milioni di euro per assistere i nuclei familiari in difficoltà. Poi sono arrivati i comunicati dell’amministrazione comunale barese. <> Per l’assessore Ludovico Abbaticchio, invece, l’elemento di novità sta nel fatto che questa misura si aggiunge e si integra all’insieme delle azioni che l’assessorato al Welfare, con il Piano Sociale di Zona e con i progetti di inclusione sociale, porta avanti ormai da anni sul territorio cittadino. Proprio nel Piano Sociale di Zona ci sarebbero altri 300 mila euro da aggiungere a questa misura”. Ora non resta che condurre in porto l’individuazione di chi avrà diritto alla card. Procedimento non certo facile: nel capoluogo pugliese ad avere i requisiti richiesti dal governo per poter ottenere la ‘social card’, ovvero un reddito inferiore ai 3.000 euro annui, siano circa tremila famiglie.
Francesco De Martino
Pubblicato il 13 Dicembre 2013