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Soddisfatti, o quasi, i rappresentanti sindacali dopo gli incontri con il ministro Centinaio

Tutti soddisfatti, o quasi, gli esponenti sindacali del mondo agricolo pugliese dopo gli incontri romani con il ministro leghista alle Politiche agro-alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, della “Coldiretti” martedì e dei “Gilet arancioni” mercoledì. Infatti, l’impegno di Centinaio al riconoscimento dello stato di calamità per l’olivicoltura pugliese a seguito della gelata di febbraio del 2018 e il provvedimento ad hoc per la xylella fastidiosa sono quanto richiedevano le Organizzazioni sindacali agricole al Governo “giallo-verde”, sia pur da fronti opposti. All’incontro di ieri (ndr – per chi legge giovedì) dei “Gilet arancioni” pugliesi con il ministro Centinaio hanno preso parte anche l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia, i presidenti nazionali di Confagricoltura, Cia, Agrinsieme, Confcooperative, oltre che i rappresentanti dei lavoratori agricoli di Cgil, Cisl, Uil ed alcuni parlamentari delle commissioni Agricoltura di Camera e Senato. “Oggi abbiamo avuto delle prime risposte per far fronte ad una situazione di grave crisi”, ha detto il presidente Franco Verrascina a nome del coordinamento di Agrinsieme, ribadendo la necessità che agricoltura e politica facciano squadra. Il segretario regionale Uila Puglia, Pietro Buongiorno, pure presente all’incontro insieme al segretario generale Stefano Mantegazza, ha colto con favore l’apertura e la disponibilità da parte del ministro Centinaio, ricordando la perdita di
migliaia di giornate lavorative subita dai lavoratori pugliesi dipendenti nel comparto olivicolo ed oleario. Buongiorno ha ricordato inoltre la necessità di avere interventi strutturati a cui poter far riferimento in situazioni particolarmente difficili come quella dell’annata agrario appena terminata. Il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, invece, salutando positivamente l’annuncio del ministro all’apertura del piano di crisi, ha ricordato come ben 10mila lavoratori agricoli pugliesi siano praticamente senza reddito da tre mesi.Mentre peril portavoce dei “Gilet arancioni”, Onofrio Spagnoletti Zeuli, la presenza e la composizione del tavolo romano di crisi  sono segnali della grandissima attenzione che governo, Parlamento, Regione, rappresentanti dell’agricoltura e degli operai hanno riservato alla protesta di lunedì scorso a Bari, che non ha fini politici ma persegue solo un interesse. Ovvero, ridare dignità all’agricoltura e all’olivicoltura pugliese.“Abbiamo rappresentato in maniera molto forte – ha poi spiegato l’assessore pugliese Di Gioia – l’esigenza di dover attivare gli strumenti legislativi per poter accedere ai benefici della calamità previsti dalla legge 102, in relazione alla gelata dei mesi di febbraio e marzo 2018. Il ministro Centinaio ha presentato un emendamento specifico, come auspicato dalla Regione e dai produttori”. Si tratta di un “emendamento – ha aggiunto il rappresentante della Regione Puglia – che consente la deroga all’articolo della legge 102 che oggi esclude quegli agricoltori che non erano assicurati sull’evento della gelata: in questo modo tutti i produttori pugliesi potranno partecipare al riparto del fondo per le calamità e avere accesso a benefici come la sospensione dei mutui agrari e l’abbattimento dei contributi previdenziali. Si chiudono così positivamente anche le polemiche innescate nei giorni scorsi su presunti inadempimenti amministrativi, che da parte della Regione non ci sono
stati”. “Una delle preoccupazioni che più di tutte è emersa dal dibattito collegato ai danni della calamità – ha proseguito Di Gioia – è la stima esposta da sindacati e associazioni della perdita di oltre 1,2 milioni di ore di lavoro, con un potenziale impatto sociale di enorme portata sul territorio del Nord della Puglia”. Ma per valutare questo impatto, stimarlo e ipotizzare soluzioni anche onerose, Centinaio ha annunciato l’istituzione di un tavolo interministeriale con i ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, per interventi di ripristino del potenziale di sviluppo produttivo e forme di tutela delle giornate lavorative perse a vantaggio dei lavoratori. “Ed anche quest’ultima – ha affermato Di Gioia – é un’ iniziativa fortemente auspicata dalla Regione Puglia”. Sulla questione della Xylella, l’assessore all’Agricoltura della giunta Emiliano ha invece sottolineato di aver chiesto “un impegno del Ministero ancora più intenso, essendo il problema di scala sovra-regionale ed essendo necessari maggiori mezzi, risorse e soprattutto adeguati strumenti legislativi”. “In particolare – ha aggiunto Di Gioia – la Regione chiede di attuare finalmente la modifica legislativa che consenta di superare,senza gli attuali limiti, gli ostacoli giuridici all’abbattimento degli alberi individuati come malati”. Infatti, ha concluso l’Assessore: “Il tempestivo abbattimento è fondamentale per rallentare l’espansione della fitopatia”. E su quest’ultimo punto il
ministro Centinaio ha annunciato di aver presentato un emendamento specifico in sede di conversione del “Decreto semplificazione”, che consentirà di attuare procedure molto più snelle, in deroga ai vincoli nazionali che oggi impediscono l’abbattimento rapido degli alberi infetti.Ma – come precisato nella parte finale di una nota dei ‘Gilet arancioni’ – “la protesta degli agricoltori pugliesi resta ed i trattori continueranno a rimanere accesi in attesa dei primi atti concreti” nella convinzione che almeno stavolta non tarderanno ad arrivare. Sara vero? Per rimanere in tema si può tranquillamente affermare che “se gli impegni assunti sono rose sicuramente fioriranno”. Gelate impreviste, ovviamente, permettendo.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 10 Gennaio 2019

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