Cronaca

“Soffre l’olio di alta qualità, per pandemia e contraffazioni”

Soffre l’olio di alta qualità, per pandemia e contraffazioni. La sintesi in questa intervista concessa al nostro giornale da Nicola Ruggero, Presidente del colosso dell’olio pugliese Oliveti d’Italia.

Presidente Ruggero, come va la situazione dell’olio di oliva in Puglia e dalle nostre parti?

“In particolare soffre quello di alta qualità, quello maggiormente pregiato. La ragione prevalente è la chiusura di quella che si chiama comunemente horeca, ristoranti ed hotel che generalmente lo comprano di livello superiore. Tutto questo ha naturalmente favorito la grande distribuzione che detta o impone prezzi al ribasso, soprattutto per le grandi quantità comprate. A questo bisogna aggiungere il problema dell’olio di provenienza straniera, da paesi come Spagna, Grecia. Fortunatamente tira in parte l’estero e il mercato Usa che si è ripreso”.

Esiste l’eterno inconveniente delle contraffazioni contro il quale avete di recente promosso una specie di kit che serve a capire le differenze tra i vari oli, una bella iniziativa Assoproli assieme ad Acu.

“Una ottima iniziativa, molto seria che serve a comprendere i valori e le contraffazioni, sarà presente in tutti i frantoi Assoproli.”.

E’ arrivato un nuovo assessore all’agricoltura in Puglia, Pentassuglia. Che giudizio ne date?

“Almeno in questa prima parte, diciamo che è positivo. Il positivo si riferisce a lui non all’ operato della regione certamente. Però dobbiamo dare atto a Pentassuglia di concretezza, buon senso e capacità di sintesi. Magari lo avessimo avuto un anno fa. Le ripeto, la valutazione è su di lui non sul disimpegno regionale”.

Che effetto ha avuto la pandemia?

“Negativo come dicevo per i mercati, ma ha inciso sul fatto che non è possibile riunirsi e fare assemblee”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 7 Aprile 2021

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