Cronaca

Sola, senza reddito e con quattro figli… e ora pure senz’acqua corrente

Ecco un’altra emergenza al Quartiere Libertà, dove l’ex consigliere Gino Cipriani, oggi dirigente del Movimento ‘Riprendiamoi il Futuro’, denuncia a Sindaco Metropolitano e Prefetto il caso d’una donna di soli 31 anni, vedova, disoccupata, con ben quattro figli minori a carico che vive l’inferno della miseria. Domanda: “dove sono le Istituzioni” in questa triste storia di povertà e disumanità che “nell’indifferenza” totale accade a Bari nel quartiere Libertà? Una situazione drammatica, senza esagerare la definisce Cipriani, riguardante questa famiglia senza alcuna fonte di reddito, situazione socio economica che, forse, avrebbe dovuto già da tempo mettere in allarme servizi sociali e istituzioni, appunto, visto che in più circostanze il politico barese ha lanciato l’allarme poiché la donna ha manifestato l’intenzione di togliersi la vita. Luigi Cipriani, appena venuto a conoscenza della situazione, si è precipitato presso la residenza della donna dove, oltre ai gravi disagi socio economici, ha potuto constatare che a causa della morosità gli è stata sospesa finanche l’erogazione dell’acqua. Come è possibile tale barbarie nei confronti di una famiglia povera? A questo punto, considerata l’alta calura, come farà questa famiglia a soddisfare le primarie necessità quotidiane, non avendo a disposizione l’acqua per cucinare, lavarsi, per lo scarico del water etc. etc.? Tutte domande ancora senza riposta, con la donna che in più circostanze si è recata presso gli assistenti sociali di competenza, al fine di vedersi riconosciuto –precisa ancora l’ex consigliere comunale barese – un sostegno di carattere economico, sia l’assegnazione di una casa dignitosa per se stessa, ma soprattutto per i figli minori che convivono con lei. Infatti la signora, almeno così asserisce, sin dal 2014, in più circostanze, si è recata presso il Municipio di competenza per essere inserita nella graduatoria per l’ emergenza abitativa. Nonostante siano trascorsi ben quattro lunghi anni, ad oggi, non  ha mai ricevuto alcuna comunicazione di disponibilità di una abitazione. <<A questo punto ci viene spontaneo chiedersi: se questi requisiti non siano sufficienti per vedersi riconosciuto un alloggio in emergenza abitativa, quali dovrebbero essere tali requisiti?>>, si domanda e domanda per iscritto al primo cittadino Antonio Decaro e alla rappresentante locale del Governo Marilisa Magno ancora Cipriani. Il quale, alla luce della grave e drammatica situazione suesposta, lancia il suo accorato appello affinchè le competenti autorità intraprendano “…gli opportuni ed urgenti provvedimenti perchè sia data dignità a questa sventurata famiglia!”

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 28 Luglio 2018

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