Cronaca

Solite promesse, ma il Policlinico resta ‘gruviera’ per le auto

Il direttore generale dell’azienda consorziale Policlinico di Bari ha dichiarato spesso e volentieri guerra ai falsi ‘pass’ per l’ingresso di auto e motocicli nel nosocomio, ma senza risultati concreti. Facile che siano ancora in tanti a chiederne conto e chiarimenti a Vitangelo Dattoli, anche per evitare guai peggiori coll’inquinamento alle stelle all’interno del secondo ospedale del Mezzogiorno, per colpa dei quattro ruote padroni incontrastati all’interno di piazza Giulio Cesare. Da anni ormai, percorrendo i viali dell’Ospedale Consorziale Policlinico, si assiste al desolante scempio di centinaia di autovetture che in maniera selvaggia parcheggiano in maniera abusiva anche sotto le finestre dei reparti di degenza, senza tenere presente che da circa sei mesi si sono sprecati soldi e fiumi di inchiostro decantando l’acquisto da parte del Comune dell’attiguo ‘Polipark’, il parcheggio multipiano. Che però finora, a parte i contratti di acquisto e le caparre coi quattrini versati, non è servito assolutamente a nulla, causa lavori di ristrutturazione in corso o ancora da progettare. Intanto da recenti indagini risulta che oltre settecento tra autovetture e motocicli ( di cui quattrocento circa non aventi diritto) varcano gli accessi del più grande ospedale del Mezzogiorno dopo quello del capoluogo campano, nonostante vi siano a disposizione ben due parcheggi esterni di cui uno, quello come detto in prossimità  di via Delle Murge. “”Questa situazione intollerabile produce inoltre un inquinamento e conseguente danno ambientale, inqualificabile, che supera la soglia consentita””, chiosavano tempo fa i consiglieri regionali Massimo Cassano e Pietro Iurlaro, non prima d’aver interrogato il presidente della regione puglia e l’assessore alla sanità per conoscere se fossero a conoscenza del degrado in cui versano i viali del Policlinico, in particolar modo durante la mattinata. Ma soprattutto se intendessero adottare particolari misure restrittive, riducendo drasticamente gli accessi. Come? Per esempio dando disposizioni precise nell’intimare alla Vigilanza di far osservare le disposizioni, facendo accedere al nosocomio soltanto i mezzi degli ammalati cronici. Insomma, un po’ di rigidità in più nei controlli ai varchi del Policlinico non guasterebbe, anche se già una decina di anni fa la direzione generale provò, allo scopo di garantire una buona volta la quiete ai degenti e la salubrità delle condizioni ambientali nell’area ospedaliera, nuove regole di ingresso, a partire dall’estate del 2006. E cominciamo dal fatto che avevano diritto di accesso nell’area ospedaliera, senza “pass”, soltanto gli autoveicoli che trasportano feriti o malati gravi, merci o materiali destinati ai magazzini dell’Azienda o dell’Università, con regolare documentazione di trasporto e comunque autorizzate dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico o direttamente dal Rettore dell’Università in fasce orarie concordate e per il tempo necessario allo scarico del materiale. Inutile aggiungere che l’accesso deve avvenire tramite un varco concordato, che sarà quello da Via Storelli. Ma nel Policlinico in effetti dovrebbero entrare anche i veicoli delle imprese di fiducia di Azienda ed Università coi mezzi di trasporto di materiale edile per i vari cantieri aperti nei reparti, anch’essi con tutta la documentazione autorizzativa, e comunque sempre da Via Storelli, per non creare ingorghi ed ogni volta problemi di identificazione ai custodi. Che non dovrebbero creare problemi neppure all’ingresso nei viali delle auto in servizio delle Forze dell’Ordine, oppure quelle con a bordo i cappellani che celebrano Messa alla domenica (come si legge nell’algido comunicato diffuso ieri dall’Azienda Ospedaliera) o con a bordo utenti cronici e donatori di sangue, tutti muniti di apposito “pass”. Avrebbero inoltre diritto all’accesso le auto dei dipendenti dell’Azienda o dell’Università, in servizio durante il turno pomeridiano e notturno a partire dalle ore 13,30 in poi. E tutto ciò già crea non pochi disagi, visto che in mezzo al personale ogni tanto s’intrufola l’auto di qualche “portoghese”. Anche perchè non si può certo impedire l’ingresso di invalidi ed infermi, che varcano senza problemi la sbarra del Consorziale senza “pass”, come pure gli automobilisti che vanno a rilevare i parenti appena dimessi. Piu’ facile l’ingresso per i dipendenti dell’Azienda o dell’Università che usano i ciclomotori, che avranno sempre via libera. Con l’obbligo, pero’, di parcheggiare negli spazi consentiti, individuati lungo il muro di cinta di Viale Ennio, ma sarebbe assolutamente vietato fare uso di tali ciclomotori, o altri automezzi, per spostarsi all’interno dello stesso Policlinico. Perciò tutti gli autoveicoli ed i motocicli in sosta all’interno dei viali dovranno, come comunicano gli amministratori, essere parcheggiati nelle zone delimitate con apposita segnaletica di colore bianco mentre per i possessori di pass per portatori di handicap, si potrà parcheggiare nelle aree delimitate da strisce gialle, altrimenti saranno contravvenzioni per tutti. E proprio per questo è stata nuovamente allertata la Polizia Municipale, in particolare per la rimozione dei soliti automobilastri che col loro comportamento irresponsabile creano “grave intralcio alla circolazione”. Quindi per chi non rispetta le regole del Codice della Strada la scelta rimane fra una bella multa, l’uscita immediata dal Policlinico dal varco Polipark, oppure fermarsi, parcheggiandosi a pagamento. All’interno di uno dei parcheggi multipiano più grandi d’Italia, come ha ricordato il sindaco Decaro al momento dell’acquisto, ma regolarmente non funzionante a pieno regime…

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 11 Febbraio 2016

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