“Solo la storia lo giudicherà. Ha parlato alla pancia del Paese”
Il professor Stefano Bronzini commenta la scomparsa di Silvio Berlusconi e il suo rapporto con la cultura
“Solo la storia lo giudicherà. Ha parlato alla pancia del Paese”: il Magnifico Rettore dell’Uniba Aldo Moro professor Stefano Bronzini commenta in questa intervista al nostro giornale la scomparsa di Silvio Berlusconi e il suo rapporto con la cultura.
Magnifico Rettore, chi è stato Berlusconi?
“Quando scompare un personaggio di quel calibro, nel bene o nel male, è opportuno sospendere i giudizi che alla fine saranno dati solo dalla storia. La storia lo giudicherà, bisogna evitare ogni valutazione dettata da emotività e frettolosità. Non ha senso”.
Possibile definirlo un protagonista?
“Certamente lo è stato, anzi è corretto dire che ha modificato le abitudini e il gergo stesso della politica, la grammatica della politica. E’ cambiata per mano di Berlusconi. Se è un bene o un male non sta a noi dirlo, almeno ora. Semmai è da sottolineare il suo protagonismo che non necessariamente ha un valore negativo”.
In che senso protagonista?
“Berlusconi, da abile imprenditore, ha cambiato il gergo del e nel fare politica. Il suo successo imprenditoriale e poi politico, sono risultati graditi alla gente perché lui sapeva sintonizzarsi sulle onde della gente, parlava alla pancia del Paese. Non è sempre un male, ma questo è stato il suo modo di agire. In sostanza è stato un populista in nuce e spesso ripeteva e diceva quello che la gente voleva sentirsi dire. Ha cambiato radicalmente l’idea della politica e del fare politica, talvolta e questo è accaduto, mortificando la riflessione e l’ approfondimento in nome della semplificazione. Tanta gente voleva sentirsi come Berlusconi che è diventato una specie di mito, da emulare”.
Il rapporto di Berlusconi con la cultura, qual è stato?
“Penso alla sua tv, quella commerciale. E’ la rappresentazione del suo modo di ragionare, ha modificato la cultura del Paese con le sue tv e anche qui ha saputo abilmente parlare alla pancia. In ogni caso e va riconosciuto, Berlusconi ha cambiato lo stesso gergo della politica, non tutto è rimasto come prima”.
Ieri in tv si è parlato a lungo di Berlusconi, con toni talvolta agiografici. Le sembra corretta questa sorta di beatificazione?
“Il Paese non ha bisogno di processi di beatificazione, ma di verità e soltanto il tempo e la storia ci diranno appieno il personaggio Berlusconi che sicuramente è stato un protagonista. Ha comunque modificato la cultura e la storia del Paese”.
In peggio o meglio?
“Non sta a noi dare giudizi e non amo darli. Riconosco che comunque ha contribuito al cambiamento nel lessico e nel modo di avvicinarsi alla politica da parte degli elettori. Li ha fatti sentire maggiormente vicini al Palazzo. Almeno a livello umano, ha accorciato le distanze non sappiamo poi quanto era verità o no”.
Che rapporto tra Berlusconi e il mondo universitario?
“Durante il suo mandato è stata approvata la legge Gelmini sull’università e diciamo pure che l’università pubblica si è indebolita rispetto a quella privata”.
Immagine dell’uomo e del politico vincente…
“Esatto. Ha lanciato questo messaggio e tanti si identificavano con lui, volevano essere lui. Lo ripeto: ha segnato un’epoca e non bisogna giudicarlo oggi né in positivo né in negativo. Lo valuterà la storia che è maestra”.
Ed ecco il senatore Michele Boccardi: “Berlusconi ha segnato in positivo la storia del Paese, sia in economia che in politica, ha saputo dare una svolta. Con lui si chiude un’epoca. Io preferisco ricordarlo da imprenditore e ricordo i suoi consigli sempre sensati e corretti. Mi diceva che le fortune di un’impresa dipendono dalla validità del loro capo che deve essere prima di tutto un padre nobile e dare l’esempio. Un’ impresa vincente si vede da chi la dirige e da come la dirige e deve far sentire a proprio agio i dipendenti. I lavoratori devono essere soddisfatti del luogo di lavoro per dare il meglio. In più egli sosteneva che il riscontro principale per un imprenditore è la soddisfazione del cliente. In quanto al politico, i suoi successi e le sue vittorie si commentano da sole. E’ stato un protagonista della storia italiana, avendo visto giusto su tutto. Lo rimpiangeremo”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 13 Giugno 2023