Cronaca

Sopprimere le sedi distaccate del Tribunale di Bari sarebbe un vero disastro

Amministrare la Giustizia in Terra di Bari nei prossimi anni potrebbe essere un compito davvero arduo per magistrati, avvocati ed altri operatori del settore che, se il ddl di soppressione delle sedi distaccate proposto dal Governo Monti fosse approvato, si troverebbero, prima o poi, a fare i conti con una situazione di disagio dell’edilizia giudiziaria barese  aggravata ancor più dalla concentrazione nel capoluogo di ben sette sezioni distaccate, che attualmente sono dislocate sul territorio provinciale rispettivamente nel Comune di Acquaviva delle Fonti, Altamura, Bitonto, Modugno, Monopoli, Putignano e Rutigliano. Una situazione che sarebbe paradossale non soltanto per gli operatori di giustizia che dovranno necessariamente far capo alla sede unica barese del Tribunale civile o penale che sia,  ma anche per i cittadini dei Comuni dell’entroterra barese, che per motivi di giustizia sono costretti a recarsi in Tribunale e dovranno affrontare il disagio di spostarsi, in alcuni casi, anche di un’ottantina di chilometri per raggiungere il luogo dove materialmente verrebbe amministra la giustizia in modo, per così dire, centralizzato. Infatti, per una provincia molto estesa e popolosa, come quella di Bari, la gestione centralizzata  in un’unica sede di processi e di tutte le altre attività annesse produrrà sicuramente dei problemi alla funzionalità ed all’efficienza di un sistema giudiziario, che già oggi soffre per le tante disfunzioni che si creano, proprio a causa della enorme mole di lavoro e, quindi, di presenze che si concentra in strutture, come quelle di piazza De Nicola o di via Nazariantz, che sono già ora insufficienti ad ospitare tutti gli uffici giudiziari. Pensare, poi, di poter spostare su Bari tutti i processi civili e penali che attualmente si celebrano nelle sedi distaccate significherebbe collassare l’apparato giudiziario in tutto il distretto di Bari. “Infatti – riferisce un avvocato barese – se la situazione al Tribunale di Bari ancora regge, nel senso che non siamo arrivati ad una situazione di caos logistico e, quindi, anche di paralisi per alcuni attività di giustizia, è grazie anche al fatto che le sette sezioni distaccate del Tribunale barese assolvono molto bene alla loro funzione.”E poi il professionista chiarisce: “La possibilità di svolgere attività forense nelle strutture distaccate, per noi avvocati, da un lato rappresenta uno svantaggio, perché siamo costretti a recarci di volta in volta in località differenti, a seconda della competenza territoriale in cui ricade il procedimento, però per le parti interessate alla causa il vantaggio è enorme, in quanto l’attuale sede giudiziaria dove si svolge il processo è di più facile ed immediato raggiungimento.” Inoltre, il professionista commenta: “Senza considerare, poi, che tutte le strutture distaccate del Tribunale barese sono edifici moderni e, forse, più funzionali delle rispettive sedi centrali di Bari del civile e del penale che, come è noto, versano entrambe  in condizioni di scarsa manutenzione, per non dire di peggio.” Infatti, i Comuni che in provincia di Bari ospitano le sezioni di Tribunale hanno sempre avuto molta cura ed attenzioni nel sovrintendere alle manutenzioni di tali strutture, più di quanto non sia avvenuto da parte del Comune capoluogo, per le sedi centrali presenti a Bari. Alla luce dei rilievi riportati l’idea in Terra di Bari che si possano sopprimere le sedi distaccate del Tribunale, come prevede il recente ddl governativo,  appare alquanto fantasiosa, oltre che sicuramente non funzionale ad un migliore gestione degli apparati della Giustizia civile e penale. “Sarebbe un’involuzione del sistema – ha affermato un altro avvocato del Foro barese – che, almeno nella nostra provincia, con la situazione attuale in cui si ritrovano gli edifici baresi farebbe regredire notevolmente la funzionalità della macchina giudiziaria locale.” Ed aggiunge: “E’ vero che i tempi previsti dal Governo per la soppressione delle sedi distaccate sono di almeno tre anni, ma potrebbero non bastare. Oltre che, comunque, le difficoltà che si verificherebbero potrebbero essere notevoli.” E conclude: “ Una effettiva concentrazione logistica a Bari di tutte le attività giudiziarie della provincia, forse, sarebbe possibile solo nel caso in cui il Ministero riuscisse ad attuare a pieno una celebrazione telematica dei processi civili ed, in alcuni casi, anche di quelli penali. Solo allora, probabilmente, l’dea del ministro Severino di sopprimere le sezioni periferiche di Tribunale potrebbe essere fattibile realmente”.  Ma evidentemente, in Italia, non essendo finora riusciti a riformare gli attuali assetti giudiziari, qualcuno ha pensato bene di iniziare almeno a riformare gli assetti logistici territoriali dei Tribunali.

Giuseppe Palella

 

                 


Pubblicato il 7 Luglio 2012

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