Sorelle De Marchi, la Scuola come missione
Gromo è un piccolissimo comune (1160 residenti) delle Prealpi Bergamasche. Tra il medioevo e Rinascimento visse momenti di floridezza legati alla presenza di miniere d’argento. Esaurite però le vene argentifere, il relativo collasso metallurgico condannò il centro abitato all’abbandono. Emigrando i giovani, Gromo involse in un piccolo borgo sperduto a 676 metri di quota sulle Prealpi Bergamasche. Le difficoltà di collegamento, acuendosi con la guerra, misero in crisi la già problematica opera di scolarizzazione avviata dal Governo, per cui per i pochi bambini rimasti a Gromo era divenuto impossibile andare oltre il ciclo delle Elementari. A risolvere il problema non fu l’intervento dell’Autorità scolastica bensì l’arrivo a Gromo, nel 1941, di tre giovani sorelle insegnanti. Fino a quel momento Anna, Valeria e Maria De Marchi vivevano a Milano. Figlie di Attilio De Marchi (fratello del famoso Emilio, scrittore che toccò la fama con ‘Il cappello del Prete’ e ‘Demetrio Pianelli’) e di Angela Milesi, le tre sorelle trascorsero la loro infanzia a Milano, dove frequentano le scuole primarie e superiori, salendo a Gromo, paese della madre, solo durante il periodo estivo delle vacanze scolastiche. Dopo la morte prematura del padre prima, della madre poi, per sfuggire ai bombardamenti su Milano si trasferirono a Gromo, dove si stabilirono. Lì, da insegnanti qual erano, rimasero colpite dal fenomeno dell’abbandono scolastico. Col consenso del Ministero della Pubblica Istruzione, trasformarono la loro casa (Palazzo Milesi) nella prima Scuola Media di Gromo. Il piccolo Istituto divenne in breve un punto di riferimento ineludibile per le vicine Valbondione, Gandellino, e Ardesio, altri centri montani afflitti dallo stesso problema scolastico di Gromo. La ‘missione’ delle sorelle De Marchi andò anche oltre la scuola. Non lo hanno dimenticato i tanti emigranti (in Francia sopratutto) che, numerosissimi a Gromo e dintorni fra gli anni Cinquanta e Sessanta, fecero ricorso a Anna, Valeria e Maria per la traduzione dei documenti necessari all’espatrio. Nel 1958, poi, le De Marchi istituirono il premio ‘Penna d’oro’, concorso dialettale di poesia bergamasca… Infaticabili ed entusiaste, rimasero al lavoro anche dopo il collocamento a riposo. Si spensero nel giro di nove anni : Valeria nel ‘66, Maria nel ‘70 e Anna nel ’75. Ricorrendo oggi il 120° anniversario della nascita di quest’ultima, ci è parso doveroso ricordare l’opera eroica di queste tre donne. Grata di tanta dedizione, Gromo ha dedicato alle sorelle l’Istituto Comprensivo Scolastico di quel Comune. Nel 2008 l’Amministrazione di Gromo ha posato nel locale cimitero – dove sono sepolte – una targa che le commemora.
Italo Interesse
Pubblicato il 21 Aprile 2022