Cronaca

SoS migranti: “Servono cibo, materassi e coperte per i rifugiati in via Brigata Regina”

Sempre più soli e abbandonati i migranti relegati nella tendopoli ex-Set, anche perché Sono trascorsi quasi quattro mesi da quando, con una ordinanza di sgombero firmata dal Comune e dalla Prefettura di Bari, c’è stato il trasferimento coatto per le circa 150 persone dall’ex Convento Santa Chiara sul lungomare. Tutti ‘deportati’ all’interno dell’edificio ex-Set, dove ora stazionano in tende blu della Regione Puglia e con la bandiera dell’Unione Europea. Una situazione che dopo i primi ‘boatos’ su giornali e tv locali, con tanto di fumate nere dei residenti spaventati dalla presenza dei migranti, è passata nel dimenticatoio. Ma adesso, dopo che sono intervenute le Istituzioni, torna a galla la loro situazione con la necessità di provvedere alla soddisfazione di bisogni anche primari, come ricorda il Collettivo barese ‘Rivoltiamo la precarità’ che torna a chiedere aiuto per loro. <>. Nonostante in un primo momento fosse stato loro paventato che si sarebbe trattato di una sistemazione temporanea della durata di due o tre mesi, oggi si sa che dovranno rimanere lì ancora a lungo. Essendo rifugiati tutelati dal diritto internazionale dovrebbe accedere ad una seconda accoglienza dignitosa garantita dai finanziamenti del Fondo europeo per i rifugiati. Ma così non è. <>, rimarcano i volontari del collettivo barese. Manca sostanzialmente tutto. Il totale abbandono da parte delle istituzioni è evidente. E laddove le istituzioni non arrivano (o non vogliono arrivare), occorre che ci arrivi la solidarietà di tutta la cittadinanza. Ma passiamo ai fatti: i volontari hanno pensato di lanciare una campagna di sostegno ai migranti dell’ex Set per aiutarli a riprendersi un’esistenza dignitosa. E quindi occorrono urgentemente: generi alimentari a lunga conservazione, coperte, materassi e reti, prodotti per l’igiene personale e perfino detersivi, se possibile. <>, l’impegno di chi si sta praticamente sostituendo alle varie Prefettura, Croce Rossa, Comune di Bari, Regione Puglia e Caritas in ritardo su tutto, perfino negli aiuti umanitari…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 6 Marzo 2015

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